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Il papa e il santo poverello

Di partigiano stanziale

Un operaio sardo disoccupato, l’altro giorno, ha incontrato il Papa. Un operaio qualunque s’intende, archetipo del santo poverello; certamente non uno opportunamente istruito, addestrato e catechizzato per l’occasione.
Dopo, con gli occhi languidi da cane soddisfatto per la carezza appena ricevuta dal padrone, ha dichiarato ai giornalisti :” Il Papa è….” Ma non riusciva a continuare, meschino. Gli si era bloccata la favella per l’emozione.
Intanto gli inviati della stampa internazionale, nazionale e galattica,  fremevano per conoscere l’opinione di un disoccupato  sul Papa. Alla fine però, dopo aver deglutito una quindicina di volte, ce l’ha fatta : “Ilpapa è una persona molto spirituale “, ha detto.
Bene, bravo ! Sospirone generale di sollievo  e profusione lacrimatoria degli altri disoccupati presenti della confraternita dei :”mesti e pii
La notizia ha fatto il giro del mondo . Milioni di persone sono venute a conoscenza della buona novella : “ Il Papa è una persona molto spirituale”, che è come dire che il comandante dell’esercito è una persona molto marziale.
Alla fine tutti sono tornati a casa soddisfatti, l’addetto stampa del Vaticano più di tutti.
I giornalisti hanno continuato a fare i giornalisti, i gorilla di scorta hanno continuato a  fare i gorilla, i prelati del seguito a fare i prelati  e i disoccupati a fare i disoccupati. Ma questi ultimi con il vantaggio di un ciccinino di speranza in più e lo svantaggio di essere nella merdacome prima;a meno che non gli abbiano promesso qualche posto di lavoro in cambio della commedia; anvedi mai.
Comunque sia, ci siamo persi il senso del ridicolo in questo paese. La dignità no, quella è perduta da un pezzo.

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