25 Aprile: scritto di getto

Di Rossosconclusionato

Scocca il 25 aprile, giorno della liberazione dal nazifascismo. Nei media e nelle piazze sfila l’antifascismo ideale, che recita da grande attore: “In Italia, dopo la Resistenza, è arrivata la libertà e c’è ancora, lo certifica la Costituzione”.
Trionfa la fede nella carta scritta.
Vecchi e lunghissimi documentari, rispolverati per l’occasione e già trasmessi centinaia di volte, occupano i canali TV. Nei Social si scontrano, a colpi di tastiera, leoni rossi, leoni neri e di tutti le sfumature intermedie. È la libertà di opinione. Sembrerebbe che la Democrazia sia ancora solida nel nostro paese, salvo il fatto che al Governo ci siano i nostalgici di Mussolini e che, molto probabilmente, non intendono mollarlo a breve. Ma la democrazia ideale è fatta così, tutta dentro lo Stato e le Istituzioni, senza vedere nei suoi dintorni. Sicché: “Siccome sono stati votati, è democratico che i -post fascisti- governino”. La Democrazia ideale è un assolutismo che non teme contraddizioni, a costo di genuflettersi a chi la vuole distruggere. Per cui, l’opposizione deve rispettare le regole: opporsi ma non troppo, trattare dove si può e qualche volta votare a favore. Come, per esempio, l’invio delle navi da guerra nel Mar Rosso. Il fatto che il suffragio universale sia diventato una commedia indecente, uno stupro al buon senso e all’ingenuità popolare, non tocca la democrazia ideale, che continua imperterrita, ogni 25Aprile, a suonare nelle piazze l’inno di Mameli e la canzone del Piave.
Ciò non deve stupire, in quanto il principale ingrediente della democrazia Ideale sono le elezioni, basta che ci siano senza imbrogli e c’è la democrazia, vale a dire il governo del popolo.
La democrazia ideale è talmente convinta di sé stessa, che se ci fosse il fascismo lo negherebbe. Se ci fosse la crisi ambientale la prenderebbe come un semplice fastidio, da risolvere senza fretta. E farebbe quasi nulla, salvo accendere ceri, se morissero sul lavoro tre operai al giorno.
In conclusione, la democrazia ideale esiste nel non esserci. E allora, adesso cosa c’è?
Buon 25 Aprile a tutti i partigiani di adesso.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.