La rivoluzione della differenza

Una volta si diceva che la liberazione della donna dall’oppressione di una società patriarcale avrebbe significato innescare la liberazione di tutti, avviare una rivoluzione che avrebbe portato al fondamento inevitabile di una società più giusta, perché basata sul pieno riconoscimento della differenza di genere. Oggi invece, grazie alle lotte dei movimenti LGBT è chiaro e indubbio che la liberazione di tutti passa attraverso il riconoscimento di ogni differenza, sessuale e di genere. La cultura borghese non ha prodotto una elaborazione in tal senso, e anzi secondo una logica egemone si esclude tutto un mondo di rapporti fra persone dello stesso sesso a vantaggio di stereotipi di coppia che rispondono a logiche di “riproduzione della specie” benedette dall’ipocrisia della chiesa e del vaticano. In fondo si tratta di indossare gli occhiali giusti per vedere che da molto tempo esiste una società multiforme, piena di differenze, tanto lontana da quella rigida e patriarcale descritta come quella giusta da benpensanti e mass media ipocriti.

Solo abbattendo il patriarcato e il modello di famiglia che propone possiamo tutelare veramente il diritto di tutti alla propria sessualità. Solo instaurando rapporti sociali non basati su egemonie insegneremo alle donne e agli uomini che tutte le persone hanno diritto alla autodeterminazione, abbattendo la cultura patriarcale e capitalista, che si basa sullo sfruttamento stesso di una classe su un’altra, di un genere sull’altro.

Ricordiamo come a questa manifestazione sia stato rifiutato il patrocinio da parte della giunta fascioleghista aretina con motivazioni ridicole. Teniamo a mente il rifiuto dello scorso anno del Comune di Firenze e quindi della giunta PD di Nardella al patrocinio per il pride toscano: stesse motivazioni della giunta Ghinelli.

Noi del Partito Comunista dei Lavoratori, impegnati nel riconoscimento di differenze che aggiungano ricchezza e valore a quella nuova società, rivoluzionaria e più giusta, per il conseguimento della quale da sempre lottiamo, sottoscriviamo il manifesto politico di questa manifestazione, condividiamo il suo messaggio di libertà e i principi delle vostre battaglie civili del movimento LGBT che sono anche i nostri. Da sempre il nostro partito sostiene la piena uguaglianza dei diritti delle persone e delle coppie, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, contro ogni retorica familista e da sempre combattiamo:

• per il diritto al matrimonio dei gay e delle lesbiche;

• per il diritto alle adozioni di coppie e singoli;

• per la liberazione della sessualità da ogni forma di repressione e demonizzazione bigotta;

• per una ripartizione generale del lavoro, attraverso la riduzione dell’orario di lavoro a parità di paga, che consenta a tutti e tutte di definire in piena libertà la forma delle proprie relazioni sentimentali e sessuali, senza subordinarsi ai vincoli imposti dal bisogno materiale;

• per la piena libertà e gratuità di divorzio e di aborto nelle strutture pubbliche (contro l’ipocrisia dell’obiezione di coscienza, che va cancellata);

• per l’abrogazione del Concordato e di ogni privilegio e ingerenza clericale nella vita delle persone.

Per una prospettiva anticapitalista e socialista: l’unica che possa liberare l’umanità di ogni sesso dal retaggio oscurantista e reazionario. Rovesciare i rapporti di forza, instaurare una società nuova, in cui tutti siano riconosciuti con il proprio orientamento sessuale è una delle soluzioni definitive.

PCL Arezzo

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