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MATTEO RENZI, UN BUGIARDO AL SERVIZIO DEI CAPITALISTI

È finita l’era dei sacrifici, ha recentemente esclamato Matteo Renzi. Mente, come sempre.

In primo luogo, i licenziamenti arbitrari del JOBS ACT sono il peggiore dei sacrifici. Altro che contratto a tempo indeterminato: Il tempo è affidato alla libertà del padrone, che riceve in pre­mio lo sgravio dei contributi. Sacrifici per tutti a vantaggio dei padroni! Gli stessi che dichia­rano al fisco meno dei loro dipendenti! Chi poi chiederà un mutuo si sentirà rispondere (nel migliore dei casi) che è più caro perché la banca si deve tutelare dal suo possibile licenzia­mento. Mentre i vecchi contratti precari restano intatti. Tutto come prima e peggio di prima!

Ma non basta. Ci sono altri 10 miliardi di tagli. Si vuole nascondere la mano e li si scarica su Comuni e Regioni. Con sindaci e governatori, in larga parte PD, che fingono disappunto ma gestiranno la rapina: privatizzazione delle municipalizzate, aumenti IRPEF, nuovi tagli alla sa­nità, riduzione dei servizi. Dopo l’aumento delle tasse sulla prima abitazione, il blocco dei con­tratti, la disoccupazione, la precarietà. E perché? Per finanziare i tagli delle tasse ai padroni e mantenere i patti sul debito col capitale europeo. A garanzia delle banche, grandi acquirenti dei titoli pubblici.. Le stesse che in questi anni di crisi distribuiscono dividendi da favola ai propri azionisti grazie alla montagna di soldi ricevuti dalla BCE e dallo Stato.

Questa società è interamente costruita sulla rapina del lavoro. Occorre capovolgerla. Occorre un governo dei lavoratori e delle lavoratrici, che restituisca diritti, nazionalizzi le banche senza indennizzo per i grandi azionisti, espropri i capitalisti che licenziano gli operai, ripartisca il la­voro fra tutti a parità di paga in modo che tutti abbiano un lavoro.

Questa è l’unica alternativa possibile. Ma richiede l’unità e la forza dei lavoratori, delle lavora­trici, dei precari, dei disoccupati. Grillo e Salvini cercano di dividere gli sfruttati. Chi dicendo che il lavoro non c’è più o che i sindacati vanno aboliti, al modico prezzo di 780 euro di sopravvi­venza (Grillo). Chi agitando lo spauracchio dei migranti per distogliere la rabbia sociale dai capitalisti (Salvini). Gli stessi con cui le amministrazioni leghiste e anche grilline (Parma, Li­vorno, Ragusa) fanno affari. Mentono tutti. Il nemico è il capitalismo, chi lo governa, chi lo di­fende. Solo una rivoluzione può cambiare le cose.

Ci vuole una sinistra che finalmente dica la verità. SEL e PRC hanno fatto per anni le ruote di scorta del PD, per mendicare ministeri o assessorati. Occorre dare ai lavoratori il partito che non hanno mai avuto. Il partito che non li venda. Un partito rivoluzionario.

Il Partito Comunista dei Lavoratori, l’unico che non ha mai tradito gli operai, costruisce questo partito ogni giorno. In ogni lotta. In ogni movimento. In ogni sindacato classista. È l’unico partito di cui i lavoratori hanno bisogno. L’unico di cui si possano fidare. Costruire il partito della rivoluzione, qui e ora. Il Partito Comunista dei Lavoratori (PCL), l’unico partito che non ha mai tradito gli operai, sta costruendo ogni giorno questo partito.

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