In cambio di un’ostia… soldi alle scuole del clero!

di Frecciarossa

Che il governo e le regioni finanzino generosamente le scuole private religiose non è una novità. Non è una novità neppure che questi finanziamenti crescano vertiginosamente in tempi di crisi e a scapito della scuola pubblica.

Ma i numeri sono veramente inquietanti. E ce li ha forniti il sottosegretario all’Istruzione, in una recente visita a una scuola paritaria nel forlivese.

Elenchiamoli perché meritano:

Il fondo statale per le scuole paritarie dell’Emilia Romagna sarà quest’anno di quasi 50 milioni di euro. 8 in più rispetto all’anno scorso.

A livello nazionale, quattro anni fa il fondo per le scuole paritarie era di 272 milioni di euro. Grazie alla legge di Stabilità ora è all’incredibile cifra di 502 milioni, quasi raddoppiato.

In un paese in cui 26.000 scuole statali non sono neppure a norma antisismica, con classi che somigliano più a batterie di polli e infrastrutture fatiscenti e prive di qualsiasi materiale di consumo, dalle lavagne alla carta igienica, il governo e le regioni trovano nulla di meglio da fare che lanciare a piene mani milioni di euro nelle tasche della Chiesa e delle scuole clericali.

Ma il governo e le regioni targate PD (ma non era di “sinistra”?) non baciano l’anello papale solo con finanziamenti diretti: le detrazioni per le famiglie che vogliono mandare i rampolli nelle scuole private sono raddoppiate ed è previsto un credito di imposta del 65% per le aziende che “investono” in queste scuole…

Cosa si sarebbe potuto fare per la scuola statale con questa pioggia di milioni? Sono contenti i lavoratori che i soldi delle loro tasse finiscano nelle tasche della Curia per poi essere costretti, come è successo nel nostro territorio, ad andare a tinteggiare le aule delle scuole pubbliche o a portare genere di prima necessità come colori, fogli e carta igienica?

Chi vuole mandare i figli alle scuole clericali se le paghi!

È ora di abolire qualsiasi forma di finanziamento pubblico alle scuole private, l’istruzione deve essere gratuita, pubblica e laica! Una scuola di tutti e per tutti!

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