VOCI DALLA MARCEGAGLIA – INTERVISTA A UN LAVORATORE RACCOLTA DURANTE LO SCIOPERO PER IL CCNL

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Oggi siete qui a fare quattro ore di sciopero in uscita. Perché?

Scioperiamo quattro ore per il nostro contratto nazionale e per l’arroganza di Federmeccanica.

Ti sembra che le modalità con cui ci si è opposti ai diktat di Federmeccanica siano sufficienti?

Bisogna vedere cosa si intende per sufficienti. Davanti all’arroganza di Federmeccanica 12 ore di sciopero di cui 8 ore di manifestazione regionale a Bologna e quattro ore così in uscita alla spicciolata e senza coordinamento con le altre aziende a me non sembrano sufficienti.
Basta vedere cosa fanno i lavoratori in Francia.  Vista la passività sindacale in materia di pensioni e Jobs Act magari ci vorrebbe qualche lotta un po’ più dura, in modo da dare un segnale un po’ diverso ai padroni.

Cosa dovrebbe fare il sindacato secondo te?

Il sindacato dovrebbe tornare ad essere credibile. Come? Con una piattaforma coerente e di conseguenza un programma serio di lotte (non una tantum) per sconfiggere la rassegnazione dei lavoratori.

Un provvedimento fondamentale, che non è mai stato messo in campo, ad esempio, è la cassa di resistenza, che consentirebbe ai lavoratori una lotta prolungata. Chi meglio della CGIL che è il maggiore sindacato italiano?

Avete recentemente rinnovato il contratto aziendale. Com’è la situazione? Cosa ne pensi? 

La situazione del contratto aziendale ha dell’inverosimile: siamo stati presi in giro dagli stessi pezzi grossi del sindacato, purtroppo spalleggiati dai nostri rappresentanti in fabbrica. Non è possibile dire bugie ai lavoratori: allo stato attuale non abbiamo ancora visto il premio una tantum del 2015 e non si sono ancora viste le cosiddette migliorie da fare a livello ambientale.  Per la prima volta nella storia della Marcegaglia, all’arretramento dei diritti non è corrisposto nemmeno un compenso strutturale in denaro, legando tutto alla produttività e addirittura alla malattia, a prescindere dalle problematiche del singolo lavoratore.

A distanza di pochi mesi molti tra coloro che hanno votato sì al contratto aziendale sono estremamente delusi, soprattutto dalla RSU, visto e considerato che dopo la firma i sindacalisti hanno fatto presto a tornare alle loro “occupazioni”, che non sono quelle della fabbrica.

Cosa ti aspetti o speri per il futuro?

Io spero soltanto che possiamo avere un sindacato che faccia finalmente il sindacato, soprattutto per quanto riguarda i rappresentanti dei lavoratori all’interno della fabbrica.

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