Rigurgiti xenofobi

di Peppone

Apprendiamo con grande indignazione della recente iniziativa del partito neofascista Forza Nuova a Cesena, Rimini e a Savignano.

Oltre ai manifesti inneggianti la guerra, per la quale ricalcano la stessa passione dei loro vecchi camerati, attaccano anche le moschee, affliggendo cartelli con la dicitura “ZONA OCCUPATA DAGLI ISLAMICI – ZONA DI GUERRA”

Queste estemporanee provocazioni non sono solo ironiche goliardate a seguito dell’attentato parigino, ma si tratta di un vero e proprio incitamento all’odio razziale, in quanto le moschee oltre che siti religiosi sono “simboli” dei popoli mediorientali ed africani, anche in Italia.

Restiamo come sempre sconcertati dalla libertà di azione che le autorità tacitamente accordano a queste organizzazioni, che da anni si macchiano di episodi di razzismo, xenofobia, accoltellamenti e si dichiarano apertamente fasciste.

La XII° disposizione finale della Costituzione vieta esplicitamente ogni riorganizzazione di partiti inneggianti al fascismo, e che la legge Scelba del 1952 la considera reato. Ma evidentemente le leggi si rispettano solo quando fa comodo.

Il Partito Comunista dei Lavoratori, si schiera come sempre a difesa delle vittime del razzismo e del nazi-fascismo, riconoscendo l’uguale diritto dell’uomo di stabilirsi dove ritiene più opportuno, senza essere minacciato da criminali fascisti.

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