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PROBLEMA SICUREZZA A RIMINI: QUALE SICUREZZA?

di Onide.
A Rimini si spenderanno altri soldi pubblici per la “sicurezza”. Quale sicurezza?
Sicurezza dei commercianti e del loro guadagno. Non sono gli abusivi che hanno fatto decadere la riviera.
Che si impieghino maggiore risorse per combattere il lavoro nero nei pubblici esercizi stagionali.
Oramai tanti lavoratori firmano contratti farsa per potersi guadagnare la giornata: contratti farsa,
seppur voluti dai governi ( anche di centro sinistra , vedi pacchetto Treu ) e con il beneplacito dei sindacati .
Dicono: “I turisti non tornano in riviera perchè ci
sono i vù cuprà”: questa è una BUGIA!

Le attività commerciali , sopravvivendo di lavoro nero, e ripeto SOPRAVVIVENDO, fanno trasparire la scarsa qualità del lavoro che è in definitiva la vera essenza dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Sappiate cari turisti, che molte volte il sorriso dei cuochi, dei camerieri,dei baristi, dei giovani bagnini, nasconde l’amarezza dello sfruttamento del lavoro e l’incertezza nel futuro.
Un sorriso che dal primo di settembre ritornerà ad essere lacrime.
I lavoratori possono scegliere però se piangere di rassegnazione o di gioia.
Il Partito Comunista dei Lavoratori è dalla parte di chi lavora : solo organizzandosi e lasciando da parte la rassegnazione si potrà realizzare un nuovo “attacco al cielo”, per la difesa del diritto al lavoro ed al futuro.
Lavoratori tutti unitevi alla lotta con il Partito Comunista dei Lavoratori !
Con i Lavoratori per la Rivoluzione!

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