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La Grecia di nuovo in strada

Decine di migliaia di lavoratori sono scesi di nuovo in piazza ad Atene e a Salonicco per chiedere l’abolizione dei tagli agli stipendi e rivendicare la restituzione della tredicesima e della quattordicesima mensilità. Urlando slogans a favore dei diritti dei lavoratori – «resistenza e lotta qui e ora», «via governo e Fmi» – gente di ogni età, lavoratori, pensionati, disoccupati, migranti e soprattutto giovani, hanno espresso la loro opposizione alla deregolamentazione dei rapporti di lavoro, chiedendo al governo di sostenere gli enti previdenziali in difficoltà economiche.

Le voci di un default di Atene si fanno sempre piú forti.
«I politici hanno deciso di attendere nella speranza che i paesi in difficoltà si riprendano. Questi sforzi finora sono falliti», sostiene il Financial Times in un articolo nel quale spiega perché la Grecia fallirà. «I costi di finanziamento sono saliti. Nel caso della Grecia, le possibilità di accedere al mercato privato del credito a condizioni sostenibili sono trascurabili. Ma ritardare il tutto renderà la ristrutturazione del debito piú dolorosa», osserva il quotidiano finanziario.

Gli ultimi dati sull’andamento dell’economia greca non sono affatto incoraggianti. Nei primi quattro mesi di quest’anno, le entrate nelle casse dello stato sono diminuite del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2010, mentre era stato previsto un aumento dell’8,5%. Gli esperti della troika Ue-Fmi-Bce si mostrano convinti che anche se, come è stato annunciato, il governo di Jorgos Papandreou adottasse le misure economiche aggiuntive da tre miliardi di euro e quindi nuove misure di austerità, non sarà possibile ridurre il deficit al 7,4% del prodotto interno lordo. Il memorandum, insomma, firmato un anno fa tra il governo e la troika, nonostante il duro programma lacrime e sangue contro le classi economicamente piú deboli, ha fallito.

Come hanno scritto i nostri compagni dell’EEK:
Né questo , né qualsiasi altro governo in questo sistema può “salvare” i lavoratori dalle conseguenze della crisi!
Per rovesciare il governo di Papandreou e scacciare gli agenti della troika (FMI-UE-BCE) del capitale finanziario internazionale!
Solo i lavoratori possono trovare la via d’uscita dal collasso capitalista: rovesciando il capitalismo, distruggendo lo Stato borghese, assumendo il potere nella forma dei “consigli operai”, aprendo la strada alla rivoluzione socialista europea per il rovesciamento dei briganti imperialisti per gli Stati socialisti uniti d’Europa!
Per aggiornamenti: www.eek.gr

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