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UN TENTATIVO MANCATO. LA CONFERMA DI UNA FORZA. LA CONTINUITA’ DI UN PROGETTO.

A differenza che nelle elezioni politiche del 2008, a differenza che nelle elezioni europee del 2009, il PCL ha mancato l’obiettivo della propria presentazione nelle elezioni regionali del 2010, in un numero significativo di regioni.

Sapevamo dell’estrema difficoltà dell’obiettivo, di fronte ad una legge particolarmente reazionaria che impone la raccolta di un numero di firme doppio o triplo rispetto a quello richiesto per le elezioni politiche. Ma, giustamente, abbiamo ritenuto di doverci provare: per presentare a milioni di lavoratori l’unica sinistra da sempre contrapposta a centrosinistra e centrodestra; e l’unica sinistra italiana che si batte per un governo dei lavoratori . Con la consapevolezza che la costruzione di un partito rivoluzionario è condizione decisiva per dare prospettiva alle lotte parziali e ai movimenti. E che la tribuna elettorale può rappresentare un mezzo importante per favorire la costruzione di questo partito e la sua massima riconoscibilità pubblica.

Ma la difficoltà dell’obiettivo si è rivelato superiore alle nostre forze. L’enormità del numero di firme richiesto; il variare repentino, in diverse situazioni, delle leggi elettorali regionali; il caos interpretativo delle norme; l’onere degli adempimenti burocratici richiesti; e infine abusi apertamente provocatori ( Calabria), hanno impedito, sommandosi, la presentazione elettorale del nostro partito. Con l’eccezione positiva della Basilicata, e fermo restando il nostro ricorso al TAR contro la grave esclusione del PCL in Calabria. E’ un insuccesso.

Ma questo insuccesso non ci farà deflettere di una virgola dal progetto di costruzione del PCL e del partito rivoluzionario in Italia. I comunisti non si fanno impressionare da un tentativo mancato di presentazione alle elezioni. E tanto meno sono disposti per questo a cambiare politica e progetto. Peraltro la stessa esperienza della raccolta firme per le regionali, al di là del suo esito sfortunato, ha confermato che il nostro partito è di gran lunga la presenza politica e organizzativa più robusta a sinistra di PRC e PDCI: l’unica forza dotata di una estensione territoriale davvero nazionale; l’unica capace di raccogliere, su scala nazionale e in poche settimane, diverse decine di migliaia di firme “pulite”, con banchetti di strada e di piazza; l’unica , non a caso, che ha tentato- perché poteva tentare- la propria presentazione elettorale. E’ questo il patrimonio politico e organizzativo che abbiamo costruito, in due anni di vita del PCL, con una politica coerente di sviluppo indipendente della nostra organizzazione e del suo progetto. La presentazione elettorale avrebbe favorito il suo ulteriore sviluppo. Ma la mancata presentazione non l’ha minimamente intaccato.

Peraltro la stessa proiezione pubblica di questi mesi ai banchetti ha moltiplicato nuovi contatti e avvicinamenti al nostro partito in numerose regioni ( come in Toscana, in Liguria, in Basilicata). La nostra presenza elettorale alle comunali di Venezia, alle elezioni provinciali dell’Aquila, alle imminenti elezioni provinciali in Sardegna potranno contribuire, da specifici versanti, al nostro rafforzamento. L’imminente campagna di tesseramento del PCL per il 2010 , e il secondo Congresso nazionale del nostro partito in Autunno, potranno rappresentare un ulteriore passaggio di consolidamento ed estensione della nostra presenza, oltreché di miglioramento organizzativo e di crescita politica. Tanto più a fronte della pesante compromissione delle cosiddette “sinistre radicali” nelle coalizioni locali con PD e UDC, e degli ulteriori processi di crisi che questa linea continuerà a produrre.

A tutti i lavoratori d’avanguardia, a tutti i sinceri comunisti, a tutti i protagonisti delle battaglie quotidiane di movimento e di opposizione sociale rivolgiamo dunque l’invito più semplice: rafforzare con la propria adesione il Partito Comunista dei Lavoratori, unirsi attorno ai suoi principi e al suo progetto. L’unico progetto reale di costruzione di un partito comunista e rivoluzionario. L’unico progetto già in corso d’opera, con questo fine, su scala nazionale.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI – CRQI

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