Cooperativa edile Predappio: avanti un’altra

CAPITALEDopo 70 anni (31 marzo 1945), chiude i battenti una storica cooperativa edile di Predappio, nella quale lavoravano 35 dipendenti, a cui ormai rimangono solo gli ammortizzatori sociali.

Tale cooperativa è stata attiva dal dopoguerra ad oggi nella riparazione di ponti, edifici civili, industriali, strade e autostrade e nel settembre 2014 ha fatto richiesta di ammissione al concordato preventivo.

Oramai non si contano più le aziende che nel nostro territorio e non solo cessano l’attività, impoverendo sempre più i lavoratori che ne facevano parte. È un bollettino drammatico, che erode ogni giorno di più la dignità di quella classe sociale che ha sempre pagato (con la vita, gli infortuni, la fatica) i profitti del padronato.

È ora di invertire la rotta, è ora che a pagare siano coloro che hanno sfruttato e continuano a sfruttare e spremere i lavoratori per poi gettarli via quando si presenta una “crisi”.

Noi del Partito Comunista dei Lavoratori esprimiamo piena solidarietà ai nuovi esuberi della cooperativa edile di Predappio, che vanno purtroppo a ingrossare le fila di un esercito di sfruttati e licenziati.

È ora che tale esercito prenda coscienza della propria forza e importanza, e unito lotti contro il padronato, una classe parassitaria che non crea alcuna ricchezza, ma solo sfruttamento e miseria.

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