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Dobbiamo fermarli

Comunicato stampa- La locale sezione del Partito Comunista dei Lavoratori (PCL) precisa che parteciperà alla giornata di mobilitazione del primo ottobre, a Roma, indetta dalla rete “Dobbiamo fermarli”, contro le misure di austerity adottate a più riprese anche nel nostro paese, veri e propri esempi di macelleria sociale, per costruire attraverso il fronte unico di classe un percorso di lotte radicali che faccia pagare la crisi a chi l’ha generata (grandi banche e gruppi industriali).

Al contempo invitiamo le altre forze della sinistra (partiti, sindacati, movimenti) a fare altrettanto inviando proprie delegazioni a Roma e a realizzare sul territorio comitati unitari della rete nazionale “Dobbiamo fermarli”, promossa e sottoscritta già da migliaia di firme di esponenti e militanti delle organizzazioni popolari e operaie.

Solo l’annullamento del debito pubblico verso le banche può liberare la società italiana e le giovani generazioni. Le banche sono responsabili del debito pubblico: perchè i bilanci pubblici sono stati dissestati prima dalla ventennale detassazione di banche e imprese, poi dal soccorso pubblico alle banche. Perchè mai i lavoratori e i giovani dovrebbero continuare a pagare di tasca propria un debito costruito contro di loro?

Governo e “opposizioni” vogliono rassicurare le banche. Le sinistre debbono rassicurare i lavoratori dalle banche e dal padronato. C’è un solo modo per farlo: imporre l’annullamento del debito pubblico verso i banchieri e nazionalizzare le banche senza indennizzo per i grandi azionisti.
Lo può fare solo un governo dei lavoratori, su un programma di rottura col capitalismo.
Ciò che richiede una rivoluzione sociale.
Questa è la posizione che il PCL porterà all’assemblea nazionale del 1 Ottobre a Roma.

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