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Giustizia per Mark Duggan!


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L’omicidio di Mark Duggan da parte della polizia di Londra ha scatenato la ribellione. La rabbia è esplosa in poche ore, trascinando centinaia di persone in piazza. 


Il quartiere popolare di Tottenham era già stato teatro di scontri nel 1985, quando venne uccisa Cynthia Jarrett a seguito di un’irruzione della polizia. 
Ciò avvenne a pochi giorni dall’omicidio di Cherry Groce, a Brixton, nel sud di Londra.

W. Bennett, che ha vissuto nella zona per molti anni, ha rilasciato in questi giorni un’intervista al “Socialist Worker”, sostenendo che le masse proletarie ieri hanno reagito di fronte alla polizia come nel 1985: L’atmosfera è quella del 1980… C’è profonda amarezza di fronte al razzismo della polizia.

I tagli del walfare state  hanno costretto alla marginalità migliaia di giovani e ridotto le opportunità in tutta Europa. 
La disoccupazione è salita e il futuro dei settori proletari è sempre più a rischio. Anche ieri lo si è visto! Nella ricostruzione dei presenti c’è chi ha dichiarato: Ho visto gente scappare con i pacchetti di carta igienica e pannolini usa e getta.
Cos’è questo evento se non l’ennesima cartina di tornasole che dimostra plasticamente il fallimento del capitalismo!

Il solo modo per rendere giustizia a Mark Duggan, Zyed Benna, Bouna Traoré, Alexis Grigoropolus… Giuliani, Cucchi, Aldrovandi e tutte le vittime di Stato, è quello di combattere il capitalismo e le sue istituzioni.
Sul banco degli imputati devono finire non solo gli sgherri del capitale, ma l’intero sistema. Trasformiamo la rivolta in rivoluzione!

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11 risposte

  1. Anonimo ha detto:

    Non dobbiamo lottare contro la crisi, dobbiamo ESSERE LA LORO CRISI
    MR

  2. Anonimo ha detto:

    la violenza non risolve nulla.

  3. Anonimo ha detto:

    il pacifismo ancora meno…

  4. Anonimo ha detto:

    Sicuramente parte di quelli che si sono aggregati al carro della “rivolta” non lo ha fatto solo per razziare negozi. Credono in un mondo migliore.

    Un sentito grazie agli USA per i computer con cui possiamo scrivere sui nostri blog (gentilmente offerti da Google che fa tutto senza scopo di lucro).

  5. Anonimo ha detto:

    Il tuo sarcasmo è la dimostrazione che non riesci a pensare dialetticamente. Il capitalismo genera contraddizione e saperle sfruttare è il compito dei rivoluzionari. Un arma o un blog non è nè positivo nè negativo in sè… dipende da come viene utilizzato e per quali scopi. Google fa profitto (è EVIDENTE) ma attraverso la “socializzazione” (NON VOLUTA MA PRATICATA) delle tecnologie, rischia di mettere a repentaglio la sua STESSA esistenza. Ma i capitslisti per definizione non riescono a ragionare sul lungo periodo, aborrono la pianificazione e vivono in funzione del profitto immediato, questa forma mentis sarà alla base della loro disfatta.

  6. Anonimo ha detto:

    Sono 50 anni che si sentono fare questi discorsi in Italia, e l'unica cosa che e' successa e' stata veder sparire il piu' grande partito comunista d'occidente dal parlamento. Contro Berlusconi.

    Bella vittoria!

    Mollare i vecchi cavalli, ormai stanchi o morti, e' tanto difficile?

    Gli anni di piombo sono finiti, il marxismo e' finito, il capitalismo sfrenato sta inciampando. Alternative NUOVE?

  7. Anonimo ha detto:

    Il marxismo trova le sue analisi confermate e la sua prospettiva attuale più che mai.
    Lo dicono no a caso i più grandi analisti internazionali: Zizek, Hobsbawm, Harvey…
    Eppoi, tu che alternative hai al capitalismo agonizzante dal momneto che evadi la tua stessa domanda? …Come vedi la tua domanda senza risposta, conferma che non ci sono terze vie al vecchio adagio: socialismo o barbarie!

  8. Anonimo ha detto:

    Personaggi autorevoli non sono una scusa valida per giustificare discorsi non corroborati da fatti. Per ogni teorico ce n'e' almeno un altro altrettanto intelligente che professa il contrario. Al popolo bue il compito di sceglierne uno e fare filosofia da bar.

    E poi le teorie sono quello che sono, teorie.

    Nel frattempo i paesi che hanno abbracciato in modo piu' o meno diverso gli ideali socialisti stanno virando bruscamente. Chi con riforme “timide”, chi formando una casta imprenditoriale forse peggiore della nostra. Non stiamo vedendo il contrario.

    Quello che dovrebbe esser fatto sarebbe semplicemente il tutelare i diritti dei singoli individui. E questo indipendente dal regime vigente.

    Inoltre gli stati da secoli “liberali” sono tra quelli che oggi se la passano meglio, colonialismo o no.

    E ancora: mettete l'occhio su come funziona il regno animale e ricordatevi che non siamo tanto diversi da loro. Competizione E collaborazione sono fondamentali l'uno quanto l'altro.

    Sproloqui a parte, giustificare furti e violenze, siano essi commessi da polizia o popolo, e' scorretto, puerile. I colpevoli sono da entrambe le parti, cosi' come le vittime. Studiare (storia) per credere.

    Gli inattaccabili si oppongono senza bisogno di spargere sangue.

  9. Anonimo ha detto:

    Ti rispondo in maniera schematica, se la discussione dovesse avere un seguito ti dedico un articolo…

    1- La teoria guida l'azione, il problema è che molti oggi dicono di fare politica senza avere riferimenti teorici. Il PCL è un raro esempio che va contro la corrente
    2- Non è il socialismo ad essere fallito ma la sua impostura stalinista… Su questo c'è davvero tanto da dire mi limito a rimandi bibliografici: Trotsky (La rivoluzione tradita), Rakovski (I pericoli professionali del potere) ecc…
    3- Il capitalismo è al collasso e il sistema liberale si sta rivelando per quello che è: una maschera ipocrita che giustifica lo sfruttamento e l'oppressione.
    Perchè ad esempio si possono calpestare i diritti in nome della sicurezza a New Orleans (dopo alluvione), Parigi (contestazioni dei sottoproletari delle periferie definiti “casseurs”), Castellamare (vedi operai Fincantieri) Atene, Londra (e si potrebbe continuare)… mentre se ciò avviene nel mondo arabo è accolto anche dagli ambienti liberali come una nuova primavera? Coerenza perdio!
    4- Hai ragione la storia lo dimostra le masse non sono nè buone nè cattive. I poliziotti non sono tutti criminali assetati di sangue e i banchieri così come gli industriali possono pure essere persone civili… E quindi cosa cambia? Nulla!

    Parafrasando Trotsky ti dico:
    Non lo capite o bigotti! Ve lo vogliamo spiegare. Il terrore della borghesia era rivolto contro il proletariato. La gendarmeria del capitale accoppa gli operai in lotta.
    Le nostre commissioni straordinarie fucileranno i proprietari di fondi, i capitalisti, i generali, che tentano di difendere il regime capitalista. Capite voi questa… sfumatura? In ogni caso essa basta perfettamente per noi comunisti!

  10. Anonimo ha detto:

    Qualcuno ha cancellato la mia risposta/lunga dissertazione su come assoggettare le masse… Cos'e', ho offeso qualcuno? 😉

  11. pcl-fc ha detto:

    Recentemente non è stato cancellato nessun commento.

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