Un programma di rivoluzione sarà presente alle prossime elezioni politiche, come già nel 2008.
Il Comitato politico nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori, riunito ieri a Bologna, ha infatti deciso la presentazione autonoma del PCL alle prossime elezioni politiche, sia per la Camera che per il Senato. Avviando in tutta Italia gli adempimenti necessari alla presentazione, contro i mille ostacoli posti da leggi elettorali reazionarie.
Il PCL è l’unico partito che si batte per un governo dei lavoratori: che nazionalizzi senza indennizzo la FIAT e tutte le aziende che licenziano, inquinano, calpestano i diritti sindacali, ponendole sotto il controllo dei lavoratori; che nazionalizzi le banche, sotto controllo sociale, per liberare milioni di famiglie dal cappio di mutui usurai e cancellare il debito pubblico verso i banchieri; che ripartisca fra tutti il lavoro, attraverso una riduzione generalizzata dell’orario a parità di paga,l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari, la cancellazione di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro, un grande piano di nuovo lavoro in opere sociali ( a partire dal risanamento dell’ambiente e del territorio).
Solo il rovesciamento del capitalismo può consentire la realizzazione di questo programma.
Che il PCL porterà senza remore nella campagna elettorale, come nelle lotte di ogni giorno: contro Monti e tutti i partiti che lo sostengono, a partire dal PD; e contro ogni variante di populismo: xenofobo(Lega) , questurino ( Di Pietro), cabarettistico/web ( Grillo).
Non saranno né le toghe giudiziarie né i comici milionari a salvare i lavoratori. Solo una vera rivoluzione può cambiare le cose: in Italia , in Europa, nel mondo.