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Cacciare il governo

Non si tratta- come vorrebbe Napolitano- di “rispettare la Magistratura”: la stessa che vorrebbe comminare sino a 20 anni agli attivisti No Tav. Si tratta invece di rispettare la decenza.

Un governo di unità nazionale che impone sacrifici ai lavoratori, per conto degli industriali e delle banche, si regge su un frodatore fiscale, o nel migliore dei casi “un grande evasore” come confessa il suo stesso difensore. In buona compagnia di tutti i grandi gruppi capitalistici e bancari, campioni seriali della grande evasione e della rapina contro il lavoro: tutti oggi a chiedere, non a caso, la continuità del (proprio) governo, magari nel nome della..”lotta all’evasione fiscale”. Mentre il PD si arrampica sugli specchi assicurando fedeltà a Letta e Napolitano, proprio per mostrare fedeltà alle imprese e alle banche.

Tutto ciò è intollerabile.

SEL non può continuare a mendicare la ricomposizione dell’alleanza col PD ( e magari con Renzi), come se nulla fosse avvenuto. La CGIL non può continuare a tenere bordone al governo e al PD, per rassicurare gli industriali. La FIOM non può defilarsi in un puro spazio sindacale, per di più in subordine alla burocrazia CGIL.

Con questa politica si regala l’Italia al progetto reazionario di Grillo e Casaleggio, che rivendica insieme la soppressione di tutti i partiti e la mannaia su dipendenti pubblici e pensioni (per levare l’IRAP al padronato).

E’ necessario costruire un alternativa operaia alla Repubblica della rapina sociale, dell’evasione fiscale, del malaffare (e della demagogia dei miliardari di ogni specie).

E’ necessario che tutte le sinistre politiche, sindacali, di movimento, si assumano finalmente una responsabilità politica indipendente; rompano una volta per tutte col PD e gli avversari dei lavoratori; uniscano nell’azione le proprie forze su un programma autonomo del mondo del lavoro; sviluppino una grande mobilitazione di massa, continuativa e radicale, per imporre una soluzione anticapitalista della crisi sociale, politica, istituzionale.

Solo un governo dei lavoratori può realizzate una svolta vera: che liberi l’Italia non solo da Berlusconi ma dalla dittatura del profitto e dei suoi crimini.

Il PCL si batterà in ogni lotta per questa prospettiva rivoluzionaria.

MARCO FERRANDO

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