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Comunicato stampa

Due sere fa si è consumato a Ravenna un fatto molto grave: un corteo in solidarietà ad Hamdi Ben Assen (giustiziato sulla pubblica via la notte di Pasqua perché non si era fermato all’alt delle forze dell’ordine), è stato sciolto con la forza dalle “forze dell’ordine” in assetto anti-sommossa, con l’epilogo di una ventina di persone sequestrate per ore all’interno della Questura.

Il sindaco Matteucci (Pd) e la sua giunta di centro-sinistra hanno appoggiato incondizionatamente l’intervento repressivo, sentenziando che si tratta di “manifestazioni assolutamente fuori luogo in questo momento”. Di fronte a questa ennesima posa autoritaria del sindaco invitiamo la sinistra sindacale e politica a rompere con il Pd e lo sceriffo Matteucci.

Nel respingere il razzismo crescente e la repressione di Stato, ci poniamo incondizionatamente dalla parte dei fermati e della comunità tunisina, perché le uniche cose “fuori luogo” in questa vicenda sono le scorribande notturne di carabinieri dal grilletto facile (Hamdi è stato ucciso, questo conta qualcosa sindaco?). Di “fuori luogo” ci sono i “democratici” divieti posti alle manifestazioni e agli assembramenti di chi non crede alla versione ufficiale fornita dallo Stato riguardo all’esecuzione della notte di Pasqua.

Ma non è più il tempo di esprimere semplicemente solidarietà! E’ l’ora di una risposta unitaria e di massa che esca dalla routine delle manifestazioni simboliche e rituali. Per questo è necessario costruire un percorso di mobilitazioni per far fronte alla crisi economica e di civiltà che investe l’Europa.  
Il 27 aprile la Cgil di Ravenna ha indetto lo Sciopero Generale (territoriale), questa occasione non va sprecata. 
Per questo saremo impegnati per dare continuità allo sciopero e trasformare il 27 aprile in una giornata di lotta: 
-No al governo Monti 
-No alla precarietà e alla disoccupazione
-No al pagamento del debito 
-No al razzismo e alla repressione 
Il sistema capitalista ha fallito! 
Governino i lavoratori!

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