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Il governo vuole aggirare i referendum

Il convegno franco-italiano ha chiarito definitivamente la questione rispetto al nucleare. Berlusconi infatti ha dichiarato: se fossimo andati oggi a quel referendum il nucleare non sarebbe stato possibile per molti anni a venire.

L’accordo tra Enel e la francese Edf, non è quindi in pericolo: I contratti continuano – ha precisato il premier – non vengono abrogati.

Cos’è successo? L’evento giapponese, ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini. …È per questo che il governo ha ritenuto di introdurre questa moratoria per restare nel nucleare e far sì che si chiarisca la situazione giapponese e che magari dopo uno o due anni si possa ritornare ad avere una opinione pubblica consapevole della necessità di tornare all’energia nucleare.
Insomma non si vota perché hanno paura di perdere!

Paolo Romani ieri aveva chiarito che il governo vuole eliminare anche il referendum sull’acqua: sarebbe meglio su questo tema un approfondimento legislativo”. L’ipotesi che si fa largo al momento è quella di un intervento dell’esecutivo per mettere fine anche alle consultazioni sulla privatizzazione dell’acqua.

Ancora una volta è necessario prendere atto che lo strumento referendario è di una debolezza estrema e ricorrere alla lotta è la sola soluzione.
Smontare i cantieri delle centrali nucleari sarà la sola soluzione praticabile.
Rovesciare i governi del capitale e combattere per l’alterativa operaia e socialista è la sola soluzione per invertire la tendenza liberale privatrizzatrice.

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