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Bertinoro: sarà presente l’alternativa di classe

Il Partito Comunista dei Lavoratori (PCL), dopo aver organizzato diversi banchetti pubblici tra Bertinoro, Santa Maria Nuova e Fratta Terme, ha riscontrato una certa simpatia verso le sue posizioni, ottenendo già 96 firme di residenti, più che sufficienti per presentare la nostra lista alle imminenti elezioni amministrative del 15-16 maggio, operazione che ufficializzeremo in questi giorni.
Nelle prossime settimane daremo vita a un volantinaggio porta a porta, eseguito dai nostri candidati-militanti (tutti rigorosamente lavoratori, precari, disoccupati e pensionati) con la distribuzione di circa 2500 volantini che spiegano il nostro programma, incentrato sull’impellenza di “TRASFORMARE L’ESISTENTE, NON AMMINISTRARLO!”

Per questo rivendichiamo che tutte le risorse vengano messe a disposizione dei lavoratori e delle loro famiglie.
Non facciamo alcuna distinzione fra lavoratori italiani e stranieri perché sappiamo che solo con l’unità di tutti i lavoratori si può fare pagare la crisi a quelli che ne sono i veri responsabili (i capitalisti e i politicanti al loro servizio). Come più volte abbiamo ripetuto, ai lavoratori non serve carità, o assistenzialismo, ma fiducia nella propria forza da acquisire attraverso la lotta e la trasformazione da classe in sé a classe per sé tramite il partito rivoluzionario: gli interessi vitali dei lavoratori sono incompatibili con quelli dei padroni.
O la via del profitto dei pochi o quella della soddisfazione dei bisogni delle grandi masse.

Questa tesi, valida a livello internazionale, la caliamo sul locale a sostegno, per esempio, della necessità di riconsiderare l’accordo tra pubblico e privato con le Terme della Fratta: pertanto, siamo persuasi che si debba invertire la tendenza e ricondurre anche questa struttura verso la gestione pubblica e sotto controllo dei lavoratori, contro l’impostazione prevalente nella giunta uscente diretta alla progressiva privatizzazione dell’impianto termale, considerato che il sindaco Zaccarelli si è recentemente vantato di aver venduto il 33% delle quote ancora in mano al comune ai privati, i quali ovviamente non sono interessati a fornire un servizio pubblico e di qualità ma mirano a riscuotere utili facili ed immediati, tagliando, en passant, l’odiato costo del lavoro, eufemismo utilizzato per abbellire i licenziamenti! Vogliamo le terme pubbliche, solo così potremo ottimizzarne capienza e fruibilità, con l’introduzione di tariffe agevolate (proporzionali al reddito, gratuite per i disoccupati) per i settori più esposti alla crisi economica.
La salute è un diritto per tutti, non deve dipendere dal portafoglio gonfio!
Martino Balelli, candidato sindaco per il Partito Comunista dei Lavoratori,
sezione “D. Maltoni” Forlì-Cesena

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