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Abbiamo trovato i “provocatori” dei disordini: disoccupazione e precarietà

La disoccupazione durante la crisi, ovvero tra il secondo trimestre del 2008 e il secondo trimestre 2010, e’ salita di circa 8 punti percentuali, per i giovani è tre volte in piu’ rispetto agli adulti, con uno degli aumenti peggiori tra i principali Paesi industrializzati. Al 25,4% il tasso di disoccupazione dei giovani (15-24 anni) si confronta con il 7,4% totale ed e’ 3,7 volte piu’ elevato di quello della fascia di eta’ 25-54 anni. Per tasso di disoccupazione giovanile la Penisola e’ al sesto posto ed e’ al primo posto per la disoccupazione di lungo termine.
L’Italia viene indicata inoltre, come uno dei Paesi piu’ a rischio per i giovani nella transizione tra scuola e lavoro.
Arriva infatti quasi al 20% la percentuale dei ‘giovani lasciati indietro’, ovvero i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che hanno lasciato la scuola senza un diploma e non lavorano.
Nell’area Ocse è il terzo peggiore dato… dopo Messico e Turchia
A livello generale lo studio indica che i giovani dell’area Ocse hanno il doppio delle possibilita’ di restare disoccupati rispetto a un lavoratore medio (…)

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