Manganellate agli operai… è questa la democrazia borghese
Le classi sfruttatrici hanno bisogno del dominio politico per il mantenimento dello sfruttamento, vale a dire nell’interesse egoistico di un’infima minoranza contro l’immensa maggioranza… E’ questo lo scopo dello Stato e dei suoi servi in regime capitalista.
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GLI OPERAI NON POSSONO PASSARE DAVANTI ALLA PREFETTURA, MENTRE IL PADRONE PUO’ DISTRUGGERE LA FABBRICA.
(Comunicato della Rsu Mangiarotti)
Avevano chiesto un incontro al Consolato Francese, e sono stati ricevuti.
Avevano chiesto un incontro al Prefetto di Milano e all’inizio di C.so Monforte sono stati bloccati.
Gli operai della Mangiarotti Nuclear, sostenuti da delegazioni di lavoratori di altre aziende metalmeccaniche, questa mattina hanno manifestato a Milano per chiedere, per l’ennesima volta, l’apertura di una seria trattativa sul mantenimento della produzione e dell’occupazione a Milano.
Da mesi interrogano le istituzioni.
Le domande sono due, elementari: perché deve chiudere una fabbrica che non ha alcun problema di mercato? Perché a un padrone è consentito di spostare altrove le commesse e di continuare a svuotare l’azienda, nonostante una sentenza del Tribunale che da ragione ai lavoratori?
Da questa mattina le domande diventano tre: perché, nonostante il programmato incontro con il Prefetto, le forze dell’ordine hanno impedito ai lavoratori della Mangiarotti di passare in C.so Monforte?
E’ un paese indecente quello in cui l’impresa è libera di muoversi incurante della legge e gli operai si trovano di fronte blindati, scudi e manganelli.
Questa mattina non ci sarebbe stato alcun “momento di tensione” e un operaio della Mangiarotti Nuclear non sarebbe finito in ospedale, se non esistessero due pesi e due misure in questo paese.
Al Prefetto di Milano, che alla fine ha ricevuto sindacato e lavoratori, abbiamo chiesto di impegnarsi in prima persona a convocare un tavolo tra proprietà, lavoratori, sindacato, Regione, Provincia, Comune di Sesto perché si apra una trattativa seria. Fino ad allora – e questa deve essere una garanzia – le bocce devono restare ferme e non devono esserci camion che (magari di notte, come è già accaduto) entrano in fabbrica per portare altrove i pezzi in lavorazione.
Resta lo scandalo di una città dove il Sindaco gioca a Monopoli, gli imprenditori fanno il bello e il cattivo tempo e gli operai sono costretti a lotte che durano mesi per difendere il lavoro.
Milano, 8 luglio 2010
Ci schieriamo incondizionatamente dalla parte delle lotte operaie. Trasformiamo le lotte difensive in un ponte per la presa del potere.
I capitalisti devono pagare la crisi, i lavoratori devono prendere il potere!