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BASTA IPOCRISIA, QUANDO MUORE UN OPERAIO LA COLPA E’ DEL PADRONE!

A distanza di anni la strage della MecNavi, testimonia ancora una volta la realtà dello sfruttamento capitalistico!
Si continua a morire di lavoro, da quella strage, ogni giorno 4 lavoratori perdono la vita!
Si devono vergognare quegli ipocriti politici e commentatori che in questi decenni, a desta come a “sinistra” e a volte anche all'”estrema sinistra” hanno parlato assurdamente di “fine della classe operaia” o società “postindustriale”.

In realtà la classe operaia produttiva esiste come prima; continua col suo lavoro a produrre ricchezza, che gli viene estorta dai profitti in crescita esponenziale; soffre di uno sfruttamento ed una intensità di lavoro anche superiore al passato. In cambio riceve bassi salari, sempre più ridotti in termini reali, e paga i suoi sacrifici con migliaia di morti e centinaia di migliaia di feriti l’anno. E questo non solo nelle piccole aziende o nel lavoro precario , ma anche, nella grande industria.
Per combattere questa realtà, che i demagoghi ipocriti denunciano a parole, ma nulla fanno per debellare realmente, è necessario un programma anticapitalistico che implichi l’instaurazione generale di un vero controllo operaio su tutti gli aspetti della vita in fabbrica e la nazionalizzazione immediata senza indennizzo e sotto controllo dei lavoratori delle industrie di morte.

-L’unico modo per ricordare i lutti operai è quello di lottare per una società senza classi!
-A politici di ogni colore che di volta in volta fanno passerella sui cadaveri operai nessuna fiducia!
-Che se ne vadano tutti e governino i lavoratori!
-Organizziamoci!

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