Lo sanno anche i gatti
Di Rossosconclusionato
Il mio gatto si chiama Mao, non come il grande leader cinese, ma perché fa:”mao”.
È un gatto particolare perché, non ci crederete, tutte le notti mi sveglia alle quattro perché vuole i “croccantini” e poi esce di casa dalla finestra del bagno.
Strano ma vero.
Comunque mi sono quasi abituato alle levatacce; gli do i croccantini e poi gli apro la finestra. Lui salta sul davanzale, scruta per qualche secondo nel buio e salta giù.
Ieri invece, si è fermato un attimo prima.
Mi ha fissato con i suoi occhi gialli, l’unica cosa che avendo il pelo nero vedevo di lui, e mi ha detto: “Che cazzo! Ma noi italiani siamo proprio coglioni (è un po’ nazionalista ma di sinistra) il Governo taglia le tasse ai padroni e non ci accorgiamo che questo significa tagliare la sanità pubblica.”
“Ti pare l’ora di parlare di politica ?”, gli ho risposto scocciato.
“Ogni ora è buona per queste cose“, ha ribattuto lui.
“Ma ai gatti cosa gliene frega della sanità pubblica?”, ho rilanciato io.
“Bischero” mi ha risposto, essendo sua mamma una gatta fiorentina ”Se dovete spendere di più per curare voi, magari avete meno soldi per curare noi; con quello che costa il veterinario, le medicine i vaccini ecc. ecc. ……..mao!“
E non dandomi il tempo di dire qualcosa si è eclissato nella notte.
Ho cercato di rifletterci sopra, ma appena sfiorate le lenzuola mi sono addormentato come un sasso.
Il giorno dopo, però, mi sono informato sulla cosa: Mao ha ragione, abbassare l’IRAP (Imposta regionale attività produttive) significa togliere soldi agli ospedali, perché è con questa tassa che vengono finanziati.
Quando Mao è rincasato, alle dieci in punto come sempre per mangiare la scatoletta (rigorosamente con tonno e salmone) gli ho detto: “Ma lo sai che stanotte avevi ragione“.
“ Me ne faccio una sega della tua ragione!”, mi ha risposto piuttosto piccato.
“Va bene! Scusa, per aver dubitato. Ma adesso cosa facciamo?”
“ Cosa facciamo? Te non lo so, in quanto a me mi aspettano in sede…..mao !” Ed è sparito senza aggiungere altro.