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Rifondare l’internazionale rivoluzionaria indipendente dalla borghesia nazionalista


Hogo Chavez show: “Invio un grande abbraccio a Berlusconi, al governo italiano e a tutto il popolo italiano che noi venezuelani amiamo”. Chavez ha appena firmato con il ministro degli Esteri Franco Frattini una serie di accordi di cooperazione nei settori delle infrastrutture, della sanita’ e dell’educazione. Il presidente venezuelano e’ in vena di raccontare aneddoti, di raccontarsi. Commenta gli accordi sulla costruzione di linee ferroviarie elogiando “la grande capacita’ di costruire dell’Italia”. Auspica “una presenza dell’Italia in Venezuela ogni giorno maggiore”.
…Chavez dimostra ancora una volta la sua vera essenza… e pensare che per i settori più a “sinistra” interni alla Federazione (Prc-Pdci) è un punto di riferimento…

A questo punto è bene spiegare cosa è l’Internazionale…
Il fallimento del capitalismo globale e i suoi risvolti politici e sociali creano come non mai l’urgente necessità di una Internazionale rivoluzionaria del proletariato e di tutti gli oppressi per rovesciare il capitalismo e riorganizzare la società su basi socialiste su scala planetaria.
Questa Internazionale rivoluzionaria dei lavoratori non può nascere per decreto presidenziale né per convocazione di un Bonaparte militare e populista, né tanto meno da un Bonaparte di uno Stato borghese. L’invito per una Quinta Internazionale, senza alcuna base programmatica, da parte di Chavez è rivolto a una platea eterogenea che comprende un vasto spettro composto da varie forze per classe contrapposte, tra cui partiti liberal-borghesi. La politica estera è la continuazione di quella interna, la 5ª Internazionale Socialista di Chavez sembra essere l’allargamento internazionale del PSUV chavista, un partito finalizzato a irreggimentare e a controllare ciascuna e tutte le espressioni politiche della classe operaia.
Il riferimento alla “5ª” Internazionale e quindi al riconoscimento della tradizione della Quarta Internazionale fondata da Leone Trotskij e dai suoi compagni in rivolta ha lo scopo di attrarre e di intrappolare le forze rivoluzionarie che vengono da quella tradizione.
François Sabado, uno dei principali leader dell’ex Segretariato Unito del FI, ha già risposto positivamente all’invito, sebbene abbia posto alcuni punti di discussione relativi alle posizioni liberali di “sinistra” prevalenti in Europa, soprattutto in Francia, nell’ex LCR ora liquidata nel NPA. Egli accetta, infatti, che il capo di uno Stato borghese possa lanciare l’iniziativa per l’organizzazione di un’Internazionale operaia. È respinta l’intera teoria marxista dello Stato, delle classi, della lotta delle classi e della transizione al comunismo attraverso da dittatura del proletariato, dello Stato che scompare lentamente sul tipo della Comune di Parigi. Il futuro Congresso Mondiale della corrente internazionale al quale è associate Sabado è iscritto nella prospettiva liquidazionista tesa ad eliminare quel che resta della tradizione della Quarta Internazionale in quella corrente.
Un tale percorso è seguito da altre tendenze con riferimenti trotzkisti (La “Tendenza Marxista Internazionale” di Alan Woods e tutti quanti).
Il Coordinamento per la rifondazione della Quarta Internazionale sottolinea che, in particolar modo nelle condizioni odierne, la conquista, il mantenimento e lo sviluppo dell’indipendenza politica della classe operaia, del suo programma, delle sue organizzazioni, dei partiti politici e dei sindacati sono la conditio sine qua non per la lotta contro il capitale, per la soluzione socialista della crisi, per il potere agli operai e per il Socialismo mondiale.
(Tratto dalla risoluzione del CRQI – Atene dicembre 2009)

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