dal sito: Forli24ore.it
FORLÌ. Neanche l’onore delle armi alla coppia Camusso-Landini: con l’85 per cento delle preferenze, ha vinto la linea di Giorgio Cremaschi alla prova del voto dei lavoratori iscritti alle assemblee congressuali Cgil, svolta il 14 febbraio allo stabilimento Marcegaglia di Forlì.
Se in questi ultimi tempi ci siamo abituati a vedere Susanna Camusso e Maurizio Landini su posizioni contrastanti, è pur vero che la linea tenuta da entrambi nel cosiddetto “documento 1” era pressochè la stessa. Alla Marcegaglia di Forlì, tale linea è stata sconfessata e premiata invece la posizione di Giorgio Cremaschi, primo firmatario del “documento 2”, che chiede, in sostanza, un cambio di rotta nel principale sindacato italiano: la Cgil deve tornare ad essere un sindacato più rappresentativo, efficace, autonomo, democratico, in grado di ascoltare maggiormente i lavoratori e di rendersi più autonomo dai palazzi della politica e dai partiti, sordi, da tempo, alle richieste e alla difesa dei diritti dei lavoratori.
Il documento Camusso-Landini, condiviso da tutte le categorie confederali, ha ottenuto appena sette voti, ovvero l’11 per cento. Il documento alternativo, che ha come primo firmatario Giorgio Cremaschi, in netta opposizione alle politiche degli ultimi anni dell’attuale Cgil, ottiene in Marcegaglia Forlì un chiaro successo con cinquantatré voti, pari all’85 per cento delle preferenze. Contenuta la partecipazione: ha votato appena il 55 per cento degli aventi diritto (62 su 113).
Per Gabriele Severi, Rsu-Fiom Marcegaglia Forlì, questo voto “fa capire a tutti i lavoratori che all’interno della Cgil esiste una minoranza che lotta affinché il sindacato torni ad essere autonomo, democratico e veramente rappresentativo in linea con la sua storia e con il suo statuto”. Dello stesso avviso il collega Marco Bolognesi, Rsu/Rls Fiom Marcegaglia Forlì, secondo cui questo risultato “dà speranza e combatte la rassegnazione dilagante che si respira nella nostra fabbrica e ovunque nei posti di lavoro”. E ancora: “La netta affermazione nel nostro stabilimento è un forte segnale alla dirigenza Cgil di Forlì”