È questo il futuro che vogliamo?

Tagli all’istruzione pubblica, alla sanità, ai trasporti. Devastazione ambientale. Precarietà, disoccupazione e sfruttamento. Questo è il “futuro” per i giovani in questa società

Tutte le riforme varate negli ultimi anni hanno significato una sola cosa: tagli all’istruzione pubblica, alla sanità, ai trasporti, al lavoro per miliardi di euro. Prendendo solo la scuola ad esempio, da un lato il personale scolastico, l’offerta formativa, i fondi per la scuola, la manutenzione degli edifici, i trasporti pubblici e quant’altro sono stati tagliati, dall’altro si ingrassano gli istituti privati, prevalentemente ecclesiastici. Una scuola trasformata nel tempo in “azienda” attraverso strumenti di competizione come le prove Invalsi, test di ingresso universitari, alternanza scuola-lavoro, tasse altissime in cambio di servizi scadenti o accessibili a pochi, come la didattica a distanza durante il lockdown ha dimostrato. Se non bastasse, viviamo in un mondo dove la dittatura del profitto ha sospinto le energie fossili, ha posto al centro il binomio tra auto e petrolio, ha marginalizzato le energie rinnovabili, intossica gli alimenti coi pesticidi, impoverisce i suoli col supersfruttamento, trasforma in discariche i mari e i fiumi, inquina e uccide la natura e l’uomo. E questa dittatura del profitto non è un effetto spiacevole di politiche sbagliate, che si può correggere con qualche riforma. È il pilastro su cui si regge l’intera organizzazione della società. Un sistema basato su disuguaglianze, sfruttamento e devastazione che ha un nome preciso: il capitalismo. Ogni governo obbedisce alle leggi del profitto. Ogni governo si propone di gestire e amministrare il capitalismo. Ogni governo tenta di scaricare i costi della crisi sui giovani, sui lavoratori, sulle lavoratrici. PER CONQUISTARE UN FUTURO DIVERSO E MIGLIORE È NECESSARIO ORGANIZZARSI SU BASI RIVOLUZIONARIE! Siamo disposti a continuare a vivere così? È questo il futuro che vogliamo? Gli studenti e i giovani che non si vogliono accontentare di un futuro fatto di precarietà e sfruttamento, che credono nella necessità e possibilità di un cambiamento radicale della società, dove l’istruzione e la sanità siano pubbliche, laiche e gratuite, i trasporti garantiti, l’ambiente rispettato e preservato, hanno una sola scelta: costruire con noi un partito marxista rivoluzionario, lottare con noi, in ogni battaglia, per la rivoluzione. Perché è la rivoluzione l’unica prospettiva di progresso possibile per le vecchie e nuove generazioni. Il capitalismo non si può riformare, si può solo abbattere. È necessario opporre ai governi dei capitalisti l’unico governo che può davvero rappresentare gli interessi della maggioranza della società: il governo dei lavoratori e delle lavoratrici, basato sulla loro forza e organizzazione. Un governo che, rompendo con il capitalismo, ponga le basi per l’alternativa anticapitalista e socialista, e perciò consenta di costruire una nuova società basata sul progresso sociale di tutti: il socialismo. Un governo che solo una rivoluzione può imporre, in Italia, in Europa, nel mondo. Una rivoluzione che solo un partito rivoluzionario può guidare. Tutte le riforme varate negli ultimi anni hanno significato una sola cosa: tagli all’istruzione pubblica, alla sanità, ai trasporti, al lavoro per miliardi di euro. Prendendo solo la scuola ad esempio, da un lato il personale scolastico, l’offerta formativa, i fondi per la scuola, la manutenzione degli edifici, i trasporti pubblici e quant’altro sono stati tagliati, dall’altro si ingrassano gli istituti privati, prevalentemente ecclesiastici. Una scuola trasformata nel tempo in “azienda” attraverso strumenti di competizione come le prove Invalsi, test di ingresso universitari, alternanza scuola-lavoro, tasse altissime in cambio di servizi scadenti o accessibili a pochi, come la didattica a distanza durante il lockdown ha dimostrato.

Se non bastasse, viviamo in un mondo dove la dittatura del profitto ha sospinto le energie fossili, ha posto al centro il binomio tra auto e petrolio, ha marginalizzato le energie rinnovabili, intossica gli alimenti coi pesticidi, impoverisce i suoli col supersfruttamento, trasforma in discariche i mari e i fiumi, inquina e uccide la natura e l’uomo.
E questa dittatura del profitto non è un effetto spiacevole di politiche sbagliate, che si può correggere con qualche riforma. È il pilastro su cui si regge l’intera organizzazione della società. Un sistema basato su disuguaglianze, sfruttamento e devastazione che ha un nome preciso: capitalismo. Ogni governo obbedisce alle leggi del profitto. Ogni governo si propone di gestire e amministrare il capitalismo. Ogni governo tenta di scaricare i costi della crisi sui giovani, sui lavoratori, sulle lavoratrici.


PER CONQUISTARE UN FUTURO DIVERSO E MIGLIORE È NECESSARIO ORGANIZZARSI SU BASI RIVOLUZIONARIE!

Siamo disposti a continuare a vivere così? È questo il futuro che vogliamo?
Gli studenti e i giovani che non si vogliono accontentare di un futuro fatto di precarietà e sfruttamento, che credono nella necessità e possibilità di un cambiamento radicale della società, dove l’istruzione e la sanità siano pubbliche, laiche e gratuite, i trasporti garantiti, l’ambiente rispettato e preservato, hanno una sola scelta: costruire con noi un partito marxista rivoluzionario, lottare con noi, in ogni battaglia, per la rivoluzione.

Perché è la rivoluzione l’unica prospettiva di progresso possibile per le vecchie e nuove generazioni. Il capitalismo non si può riformare, si può solo abbattere. È necessario opporre ai governi dei capitalisti l’unico governo che può davvero rappresentare gli interessi della maggioranza della società: il governo dei lavoratori e delle lavoratrici, basato sulla loro forza e organizzazione.
Un governo che, rompendo con il capitalismo, ponga le basi per l’alternativa anticapitalista e socialista, e perciò consenta di costruire una nuova società basata sul progresso sociale di tutti: il socialismo. Un governo che solo una rivoluzione può imporre, in Italia, in Europa, nel mondo.
Una rivoluzione che solo un partito rivoluzionario può guidare.

Abbandona le illusioni! Unisciti ai giovani e agli studenti del Partito Comunista dei Lavoratori!

Partito Comunista dei Lavoratori – Commissione studenti e giovani

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