L’Italia s’è destRa

di Compagno Iskra e Frecciarossa

Ciò che il Partito Comunista dei Lavoratori presagiva da anni si è ormai pienamente realizzato. Per chi ancora non lo avesse capito, il Movimento Cinque Stelle si è tolto la maschera e ha mostrato il suo reale volto, spartendo il potere col neofascismo nero-verde di Salvini. A chi muove l’accusa che non si tratta di “fascismo” e che i soliti comunisti esagerano, rispondiamo invitando tutti a leggere bene il programma di questi partiti, a cui si vanno ad aggiungere le parole benevole di Grillo e Salvini nei confronti di CasaPound, autodefinitisi “i fascisti del terzo millennio”.

In particolare, il M5S è stato in grado non solo di raccogliere i voti di delusi o di reduci della destra storica, ma anche della sinistra, con numerosi “compagni” che hanno ritenuto il Movimento una vera alternativa, adducendo le motivazioni più varie, come il suo elemento di falsa “novità”, la sua “onestà” morale o il fatto che si consideri realmente contro i poteri forti. Bene! Può un Partito-Azienda (altro che movimento!) alla cui testa si sono trovati per anni i miliardari Grillo-Casaleggio essere autenticamente contro i poteri forti? Può essere un’alternativa concreta allo sfruttamento della classe operaia e alla disoccupazione dilagante tra i giovani con la loro proposta-truffa del reddito di cittadinanza?

La nostra risposta è: ASSOLUTAMENTE NO! Il Movimento 5 Stelle mostra il più totale asservimento al capitale e ai padroni che vogliono privare i lavoratori di ogni minimo diritto. Raramente abbiamo visto gli attivisti del Movimento davanti a una fabbrica in sostegno alla classe lavoratrice! Le loro comparsate pre-elettorali accanto ai lavoratori avevano il fine strumentale di presentarsi come forza antisistema alla classe operaia, e non quello di prestare effettiva solidarietà. Un trucco che sembra essere riuscito. Ma per vedere cosa il Movimento ha in serbo per i lavoratori bisogna guardare altrove, ad esempio alla proposta lanciata da Grillo&Co. di cancellare il sindacato. Invece, Inoltre, numerosissimi sono stati gli incontri tra grillini e i membri dell’establishment industriale italiano, ad esempio quelli di Di Maio in occasione della sua candidatura a premier, con le sue infarciti di promesse finalizzate a garantire che i grandi profitti degli imprenditori non venissero minimamente toccati. Anche le misure più popolari del Movimento, come il reddito di cittadinanza, nascondono un lato oscuro. Questo cavallo di battaglia del M5S, sbandierato come la salvezza del lavoro e addirittura un sogno in imitazione di altri paesi europei, altro non è che la distruzione del lavoro e una vera e propria elemosina. Il reddito di cittadinanza, nelle modalità proposte, consente agli sventurati che lo percepiscono di vivere appena al di sopra della soglia della povertà assoluta, e contemporaneamente serve da specchietto per le allodole: con una mano si elargiscono trenta denari e con l’altra si continuano ad abbattere allegramente i diritti dei lavoratori e a peggiorarne progressivamente le condizioni. I disoccupati saranno infatti costretti ad accettare lavori a condizioni spaventose pur di non vedersi sottratta questa piccola elemosina di stato. Per di più abbracciando il modello fiscale di Trump e le teorie del nuovo economista De Masi, un luminare per il Movimento, che parla di “lavorare gratis per lavorare tutti” in modo da cancellare la disoccupazione. Ma non è così che si difende il proprio lavoro e la propria autonomia! La misura dell’elemosina di cittadinanza, unita alla proposta demenziale della flat tax rappresenta una vera e propria macelleria sociale. Significa gettare due soldi agli sfruttati perché non vedano le masse di soldi deviate nelle tasche di industriali e imprenditori. Un po’ di carità al povero, per consentire al ricco di rubare ancora di più.

Che i 5 Stelle non stiano dalla parte dei lavoratori lo dimostra anche un altro dei loro cavalli di battaglia… la restituzione degli stipendi dei parlamentari che, al netto di qualche “ammanco”, finiscono in un fondo per le piccole e medie imprese. Ossia in tasca a quelle realtà lavorative in cui lo sfruttamento e la mancanza di diritti dei lavoratori si fanno maggiormente sentire. Perché destinare quei soldi (pubblici per altro) ai padroni e non a chi lavora? O meglio ancora a chi il lavoro l’ha perso? Insomma, grazie al M5S si ha la paradossale situazione in cui i soldi che i lavoratori versano allo Stato sotto forma di tasse da destinare allo stipendio dei “loro” rappresentanti finiscono invece nelle tasche dei padroncini che li sfruttano. Veri paladini della giustizia sociali, questi grillini.

Per aumentare l’occupazione innanzitutto bisogna che chi ha un lavoro non lo perda; in secondo luogo, il lavoro disponibile deve essere distribuito tra tutti attraverso la riduzione dell’orario di lavoro. È necessario offrire un’indennità di disoccupazione dignitosa ai disoccupati che cercano lavoro, finanziandolo con l’abolizione dei trasferimenti pubblici alle imprese! Quegli stessi soldi che lo Stato usa per rimpolpare le casse delle imprese, che li usi per i lavoratori!

È ora di aprire gli occhi sulla reale natura di questi partiti reazionari! Il M5S si dice composto da varie anime? Certo, tutte dirette al sostegno del sistema capitalista e alla perpetuazione di sfruttamento e povertà!

Anche questa volta, come successo con Berlusconi, Renzi e con tutti i giullari del capitalismo, i lavoratori si faranno prendere per i fondelli da Grillo e soci. È ora di cambiare! È ora di lottare per riconquistare diritti e dignità sul lavoro, sui banchi di scuola, dentro gli ospedali, in famiglia e nella società. Aderite al Partito Comunista dei Lavoratori, autentica scelta di cambiamento! Solo la rivoluzione può cambiare le cose!

 

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