– 8%…Fiom, neghi ancora la tua sconfitta?

di Frecciarossa

Apprendiamo, senza stupore, il risultato del – 8% che la lista Fiom ha registrato nel rinnovo della RSU Electrolux.
Da molto tempo, se non da sempre, sia i membri del partito ma anche i compagni della minoranza cgil, in questo caso fiom, hanno denunciato l’assoluta inadeguatezza (fallimento totale) delle vostre politiche sindacali.
Questo sindacato (Fiom e CGIL) non è più in grado di portare coscienza di lotta ai lavoratori, nei confronti dei padroni(sfruttatori), anzi fa di peggio, negozia con i prefetti, firma licenziamenti e contratti a perdere a favore dei nemici storici dei lavoratori, i padroni o le finte cooperative.
Cosa ancor più grave è la pantomima del suo ex segretario nazionale, che a parole voleva occupare le fabbriche, poi si è visto che percorso ha intrapreso.
I dirigenti locali, invece di esultare per il risultato ottenuto in Electrolux, dovrebbero preoccuparsi di come è stato perso questo – 8% di lavoratori che credevano in questo sindacato,ammesso che la fiom sia ancora interessati ai lavoratori.
Le vostre politiche non sono state all’altezza delle regressioni salariali e dei diritti e hanno spinto i lavoratori ad appoggiare sindacati reazionari (neri).
Il vostro conservatorismo, o meglio la vostra tendenza a mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi (senza offesa per questo dignitoso animale), vi hanno fatto prendere una sonora batosta. Non è la prima e non sarà l’ultima, visto il calo dei tesserati che fiom e cgil registrano ogni anno.
Un’altra cosa dovete ricordarvi: un sindacato come la Fiom, sempre dichiaratosi antifascista e antirazzista, tiene nelle proprie fila rsu che inveiscono contro gli “extracomunitari”, sia a livello locale che a livello nazionale, ad esempio in Lombardia, dove una rsu e alcuni iscritti alla Fiom sono attivisti della Lega Nord.
È evidente che per tamponare la falla si facciano entrare questi elementi.
Noi che non siamo un sindacato ma un partito rivoluzionario, sosterremo sempre i lavoratori portando il principio della lotta di classe, contro gli sfruttatori.
Non abbandoneremo mai i lavoratori che vogliono fare battaglie dai contenuti forti contro chi li ha sempre bastonati, come avete fatto voi ad esempio alla INNSE di Milano, solo perché hanno rigettato la vostra svendita, o come i lavoratori della cooperativa ferrari di Ravenna che non erano neanche vostri tesserati e volevevate svendere la loro lotta.
Le nostre strade sono diverse per fortuna, voi andate avanti cosi e se ritenete che i lavoratori siano da bastonare, noi ci opporremo fino alla vittoria del proletariato con o senza di voi.

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