25 APRILE: LIBERAZIONE DALLO SFRUTTAMENTO

761dd-ricostruzioneLOTTARE O COMMEMORARE?

Non è la prima volta che, controcorrente, tentiamo di affermare che la Liberazione dal nazifascismo non può essere una ricorrenza scollegata dalle ragioni del mondo del lavoro. Pertanto, anche quest’anno ribadiamo la necessità di lottare nei luoghi di studio e di lavoro, una lotta che non può prescindere dalla costruzione di un ampio fronte unico, che non sia una federazione tra “sigle”, ma che unisca gli interessi dei lavoratori, degli antifascisti, degli studenti (futuro mondo del lavoro) contro la precarietà, contro i tagli alla scuola pubblica, per il diritto alla casa: lavorare tutti, lavorare meno.

CHI C’È IN PIAZZA OGGI

Dopo le percentuali “bulgare” di adesione nella raccolta firme per il “Nuovo statuto dei lavoratori” (avendo già perso l’art. 18 senza colpo ferire), il più grande sindacato d’Europa, la CGIL, si continua a distinguere per i suoi metodi repressivi nei confronti dei delegati che dissentono e che contrastano la linea fallimentare di Camusso e Landini. Cronaca degli ultimi giorni il “licenziamento”, da parte del segretario Landini, del principale esponente dell’opposizione Fiom, Sergio Bellavita: inadatto a fare il sindacalista perché tenta di unificare, sotto un’unica piattaforma rivendicativa e di lotta, i lavoratori iscritti a diversi sindacati. Colpevole quindi di fare gli interessi di chi lavora. Landini preferisce fallire e come fallito continua a perdere, tentando di far credere ai lavoratori di vincere.

QUALE SINISTRA?

Non nascondiamo i fallimenti ed i tradimenti della sinistra governista. C’è chi da sempre parla di “impossibile realizzazione” a fronte di ogni proposta rivendicativa. Con questa impostazione, la sinistra che ha tradito non fa altro che vendere sempre di più la propria credibilità: normale conseguenza di questa putrefazione politica è l’alleanza con il PD in tante amministrazioni, oppure l’appoggio elettorale alla nuova destra, ossia il Movimento 5 Stelle.
I nostri principi e il nostro percorso sono chiari: difendere gli interessi della classe lavoratrice, riconquistare i diritti sul lavoro cancellati dal PD.

IL NOSTRO 25 APRILE

Ribadiamo a tutti i compagni e le compagne deluse dalla sinistra collaborazionista che non esistono scorciatoie. Il grande percorso della Resistenza però potrà segnare la storia solo se si cristallizzerà la prospettiva rivoluzionaria. Il Partito Comunista dei Lavoratori lavora in questo senso: RESISTERE agli attacchi fascisti di chi opprime il dissenso e le lotte, RESISTERE agli attacchi dei fascisti che vogliono propagandare idee xenofobe e razziste, VINCERE nelle lotte riorganizzando le forze di sinistra deluse e disorganizzate che vogliono un’altra società.

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