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La Lega e il biogas: quando si dice predicare bene e razzolare male

Il deputato Pini della Lega Nord ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente per chiedere che tutti gli impianti a biogas siano sottoposti obbligatoriamente a screening da parte della regione.
Encomiabile. Se non fosse che la Lombardia, regione governata dalla Lega, detiene il primato italiano della costruzione di questi e altri impianti a biomasse, trasformandola di fatto nella caldaia d’Italia, con circa 500 impianti a regime entro l’inaugurazione dell’Expo, e fagocitando il 33% dei finanziamenti del settore su scala nazionale. Una pioggia di milioni di euro nelle tasche dei costruttori di impianti biogas.
Altro che screening della conferenza dei servizi, in Lombardia per gli impianti di piccola taglia basta il via libera del comune.
Che la Lega si basi più sul populismo che sulla coerenza non è una novità: è facile cavalcare il malcontento popolare e poi fare esattamente l’opposto quando si va al potere.
Noi del Partito Comunista dei Lavoratori non ci stancheremo mai di smascherare questa e altre strumentalizzazioni politiche fatte sulla pelle dei cittadini e sulla loro salute.

Non basta dire NO al biodigestore di San Pietro ai Prati, occorre cambiare radicalmente questo sistema economico che fa confluire costantemente i profitti nelle tasche di pochi a danno della salute e del benessere di tutti. Solo mettendo gli strumenti di produzione sotto il controllo di chi lavora verranno spazzati via gli speculatori. E i populisti.

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