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Fermare le aggressioni fasciste

L’aggressione fascista del compagno Emilio e dei compagni del CSA Dordoni a Cremona ripropone il tema dell’autodifesa come diritto democratico elementare.
Di fronte al dilagare di aggressioni di ambienti neofascisti contro comunita’ immigrate, centri sociali, sedi di movimento, e’ necessario che ogni realta’ minacciata appronti strutture di autodifesa,democraticamente designate e controllate”. Per capire la gravità del momento, basterebbe ricordare le decine di sedi della CGIL colpite a dicembre dalle azioni fasciste nel Nord Italia,le costanti aggressioni subite dai militanti di sinistra e i sempre più frequenti raduni fascisti negli ultimi mesi passati nel silenzio mediatico e nella indifferenza da parte delle forze dell’ ordine.

I teorizzatori delle ronde, in mezza Italia hanno di fatto legittimato l’auto-organizzazione della forza. L’hanno fatto la Lega, An, ambienti del centrosinistra, a partire dalle regioni del Nord.
Nessuno puo’ ora contestare che sul versante opposto si proceda ad analoghe strutture di vigilanza e azione di autodifesa. O forse l’unica forza legittima e’ quella dei forti contro i deboli?
Il Pcl porra’ quindi la tematica dell’autodifesa, alla luce del sole in ogni istanza di movimento: perche’ nessun immigrato o antifascista si senta indifeso da violenze squadriste, teppismi, soprusi.
E’ necessaria la più ampia e determinata mobilitazione antifascista di tutte le sinistre politiche, sindacali e di movimento per impedire ogni agibilità politica a tutte
le organizzazioni neofasciste e xenofobe.

Nell’esprimere la nostra solidarietà ai compagni del Centro sociale Dordoni di Cremona aderiamo e partecipiamo con queste considerazioni alla manifestazione di sabato 24 gennaio.

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