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Altri morti sul posto di lavoro

Apprendiamo di un’altra tragedia sul posto di lavoro, questa volta a Cotignola, nel ravennate, presso la sede della Madel Spa.

Due lavoratori, di 35 e 36 anni, hanno perso la vita investiti dal crollo di una trave di cemento.

Morire sul lavoro è inaccettabile: queste “tragedie” spesso non sono dovute alla fatalità, ma all’aumento esasperato dei ritmi di lavoro, alle norme di sicurezza inesistenti o non applicate, alle mancate tutele per i lavoratori.

Tutte queste morti hanno un unico mandante: il modello capitalista, fondato sul profitto di pochi a scapito della salute e della vita di molti.

Invece di interrogarsi su come invertire la rotta, nel paese europeo con più morti sul lavoro in assoluto (statistiche Eurostat), si parla di demolire lo statuto dei lavoratori, a partire dall’articolo 18.

I lavoratori devono unirsi in una lotta senza sosta contro chi li sfrutta, li logora, li uccide ogni giorno per i propri utili. Per un sistema che metta al centro della società l’essere umano e l’ambiente, senza classi e senza sfruttatori. Il Partito Comunista dei Lavoratori è da sempre schierato senza tentennamenti accanto a chi sul posto di lavoro vive, lotta e muore.

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