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A tutti i “compagni”

Cari compagni e compagne, amici e amiche: la campagna elettorale è giunta a conclusione dopo un percorso che ci ha visti impegnati a partire dal mese di febbraio con la raccolta firme per la presentazione della nostra lista.

È stato un impegno gravoso e a volte stressante vista la scarsità di mezzi a nostra disposizione.

Tuttavia siamo riusciti, prima nel rapporto diretto nei banchetti e poi nell ultimo mese di campagna elettorale vera e propria, a proporre le nostre idee ad un numero consistente di forlivesi.

Questa volta, rispetto alle elezioni comunali del 2009 (quando la nostra piccola organizzazione era nata da poco e quindi scarsamente organizzata) abbiamo usufruito della collaborazione di un numero di compagni (iscritti e simpatizzanti) decisamente superiore.

Siamo stati presenti in quasi tutti i dibattiti pubblici con il nostro candidato sindaco Giacomo Turci e i nostri candidati consiglieri. Nella stampa locale la nostra presenza è stata costante, nelle interviste, negli articoli e tramite i nostri comunicati stampa. Abbiamo distribuito 10.000 volantini e abbiamo prodotto in proprio video e spot elettorali. Il tutto con una spesa assai modesta di poche centinaia di euro, attinta interamente dalle nostre tasche.

Quello che conta, qualunque siano i risultati, è che il nostro programma sia emerso all’attenzione dei lavoratori, dei disoccupati e di tutti quelli che pagano la crisi.

Un programma che non riguarda la gestione dell’esistente ma la sua trasformazione rivoluzionaria. Per questo il nostro slogan è : “Per Forlì città dei lavoratori, fuori dal Comune i partiti dei banchieri e degli industriali”.

Al contrario di altre liste di sinistra (in particolare sinistra per Forlì, alias Rifondazione Comunista), noi crediamo che oggi all’interno dell’attuale sistema economico non vi sia spazio per il miglioramento delle condizione delle masse lavoratrici: il capitalismo non ha più niente da dare ai lavoratori; coltivare questa illusione può al massimo produrre qualche poltrona e nuove delusioni nel residuo popolo della sinistra e fra i lavoratori.

Per noi le elezioni non sono un fine ma un mezzo e non abbiamo nessuna fiducia che attraverso di esse possa mai cambiare qualcosa, solo una grande mobilitazione popolare può farlo e il nostro programma serve a questo: dare un indirizzo, una via per iniziare.

Perciò non siamo idealisti, la nostra proposta non è fuori dalla realtà. È il capitalismo che ormai è giunto al culmine delle sue contraddizioni: nonostante le immense risorse scientifiche, economiche e produttive di cui dispone non riesce a dare il minimo indispensabile ai due terzi dell’umanità.

E in questo attuale contesto di disastro economico e sociale, d’impoverimento materiale e spirituale della società, l’unica via di uscita è il socialismo; l’alternativa è la barbarie.

Concludiamo con un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno aiutati e sostenuti, ognuno secondo le proprie sensibilità e disponibilità.

In particolare a : Andrea T., Claudio F., Robertigno, Michela T., Umberto A., Lorenzo F. , Alessandro V.; Gianni D. e Gigi. Che pur non essendo iscritti al PCL hanno contribuito alla diffusione della delle nostre idee.

Partito Comunista dei Lavoratori –Forlì Cesena -sez.Romagna

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