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Il partito di KIM JONG

“Elogiate la Corea del Nord” chiede l’intervistatore de Il Fatto. “ Stiamo dalla parte di quei governi legittimamente eletti che vengono aggrediti dall’imperialismo: dalla Siria alla Corea del Nord sino all’Iran” risponde Marco Rizzo. “ Kim Jong avrebbe fatto sbranare suo zio da 120 cani” ribatte l’ingenuo giornalista. “ Una favola della stampa occidentale..” replica Rizzo. Ma “lo zio è morto davvero” osserva sbigottito l’intervistatore. “ Io sono contro la pena di morte. Ma quell’uomo stava organizzando un golpe” conclude Rizzo. E lo zio di Jong riposò in pace.

E’ uno stralcio dell’articolo che Il Fatto Quotidiano di Venerdì 27/1 ha dedicato al Congresso Nazionale di CSP, che nel nome di Stalin ha cambiato la sigla di Sinistra popolare in “Partito Comunista”. Un Congresso nazionale senza neppure la parvenza formale di un dibattito, convocato da Marco Rizzo per celebrare Marco Rizzo e rinominare Segretario Marco Rizzo.

Tutto perfetto. Kim Jong sarà soddisfatto di un seguace così fedele ( se mai ne avrà notizia). Solo si chiederà cosa ha fatto per meritarlo. Cercherà invano di ricordare quando è stato “ legittimamente eletto”. E forse gli scapperà da ridere.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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