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Comunicato stampa PCL sez. Forlì cesena

 MA I SINDACATI DA QUALE PARTE STANNO?
Il giorno in cui si votava la fiducia al governo dell’austerità voluto da Napolitano e presieduto da Alfetta (Alfano + Letta), CGIL, CISL e UIL si scomodavano per fare un presidio sotto il palazzo della Prefettura forlivese per chiedere un “governo forte e stabile per il paese”. Nell’attuale situazione, dove il potere è saldamente nelle mani della classe dei capitalisti, i governi (di ogni colore politico) non possono essere altro che espressione diretta degli interessi di un pugno di industriali e banchieri. Perciò chiedere un “governo forte e stabile” significa soltanto chiedere la “stabilità” dell’aggressione padronale ai danni di lavoratori, disoccupati, studenti e migranti. Nient’altro!
Sarebbe meglio che i sindacati utilizzassero le loro forze non per difendere i governi dei padroni (non a caso i primi a festeggiare per la riconferma di Letta sono stati Borsa, Confindustria e Vaticano) ma per lanciare azioni di lotta degne di questo nome. Abbiamo bisogno di sindacati pronti ad occupare le fabbriche che licenziano o delocalizzano (come la Dometic e la Sidercom, solo per fare qualche nome) per salvare produzione e posti di lavoro. Di sindacati a tutela della pace sociale non sappiamo che farcene!

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