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Per una soluzione di classe alla crisi politica e istituzionale



SE NE VADANO TUTTI GOVERNINO I LAVORATORI
Il frodatore fiscale Berlusconi ha fatto saltare il banco del governo per cercare di evitare la galera. Ma Letta richiede la “fiducia” al frodatore, nel nome della “stabilità”: quella della comune politica di rapina sociale contro i lavoratori per conto degli industriali e dei banchieri.

La verità è che le classi dominanti hanno fatto bancarotta: sociale, politica, morale.
Il punto non è se Letta “cade” o “si salva”, se si va al voto subito o a Marzo. Il punto è se un movimento di massa dei lavoratori farà irruzione nella crisi politica con un proprio programma indipendente per imporre la propria soluzione alla crisi della Repubblica.

L’alternativa non sta nel populista confindustriale Renzi o nel tandem reazionario Grillo /Casaleggio. L’ alternativa sta in una Repubblica dei lavoratori: che liberi l’Italia dalla dittatura degli industriali, dei banchieri e dei loro partiti, per dare il potere a chi lavora.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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