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Il volantino diffuso davanti alle fabbriche dal PCL

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GOVERNO LETTA ALFANO
COMITATO D’AFFARI DEI PADRONI :
ANCORA UNA TRUFFA AI DANNI DI LAVORATORI E DISOCCUPATI CON LA COMPLICITA’ DI CGIL- CISL e UIL
Il governo Letta/ Alfano presenta come dono ai giovani disoccupati l’ennesima regalia al padronato: una revisione peggiorativa della legge Fornero in direzione di una maggiore precarizzazione e di più ampi arbitrii padronali ( eliminazione delle causali sui contratti precari); un nuovo “bonus incentivo” alle “assunzioni” che in realtà finisce nelle tasche di chi avrebbe assunto comunque, senza creare un solo posto di lavoro in più: come dimostra l’esperienza dei bonus analoghi del 2001 e 2002, e come osservano persino economisti liberali come Boeri.
In altri termini, un dono ai profitti.
Colpisce che questa beffa ai danni dei disoccupati venga presentata come un successo dalle burocrazie sindacali.
Confindustria plaude, soddisfatta, all’unità dei propri partiti attorno ai propri interessi. E rilancia la richiesta di un nuovo intervento sul “cuneo fiscale” che si traduca, come già con Prodi, in un massiccio regalo ai profitti… Altro che “posti di lavoro”!
E le burocrazie sindacali rivendicano questo come un proprio successo. L’unico successo è dei padroni con la truffa delle “larghe intese”: politiche e sindacali.
Letta e Alfano vendono fumo quando annunciano “tanti nuovi posti di lavoro” a seguito delle misure “storiche” che il governo ha intrapreso. La verità è che il “nuovo” governo di unità nazionale cerca di presentare come “interesse generale” l’interesse privato dei capitalisti, che sono i principali beneficiari del grosso dei provvedimenti assunti: maggiore copertura pubblica dei crediti delle banche alle imprese, col coinvolgimento incrociato di Cassa Deposito e Prestiti e del Fondo di Garanzia; ulteriore liberalizzazione degli appalti, a scapito del controllo sul versamento dei contributi; “silenzio-assenso” sul permesso di costruire, ulteriormente a scapito delle garanzie ambientali; riduzione della tassa sulle imbarcazioni di lusso, con la sua totale cancellazione sino ai 14 metri, per “favorire il rilancio del mercato da diporto”.
Infine l’impegno a incrementare con risorse pubbliche “il supporto alle aziende fuori dai confini” ( rifinanziamento dell’ Ice) visto che “la Francia spende per le proprie aziende il 40% più di noi, e la Gran Bretagna l’80%” (Carlo Calenda, viceministro allo sviluppo su Sole 24 Ore del 16/6). 

Tanto più in questo quadro, colpisce il plauso parallelo di Susanna Camussoalle misure del governo. Pur di continuare a far da sponda a Confindustria e a coprire il PD- come già con Monti- la burocrazia CGIL è finita ad applaudire un governo con Berlusconi, lodato quotidianamente da Berlusconi. Dopo aver subito il licenziamento di un milione di lavoratori,il crollo dei salari pubblici e privati, l’allargamento della miseria sociale,
il fallimento
politico e moraledella burocrazia sindacale non potrebbe essere più clamoroso. 

I lavoratori sono sempre più soli; ma, quando si è in tanti, essere da soli può diventare un vantaggio a condizione che le lotte, gli scioperi, le mobilitazioni non rimangano isolate fra loro. E’ necessario che i lavoratori si confrontino fra loro, oltre i sindacati e le istituzioni dello stato, per coordinare e diffondere la lotta sulla base di un programma minimo unificante: BLOCCO IMMEDIATO DEI LICENZIAMENTIe NAZIONALIZZAZIONE sotto controllo dei lavoratori
( senza indennizzo ai padroni ) delle aziende che licenziano, chiudono o delocalizzano.

Partito Comunista dei lavoratori 

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