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PCL: sulle elezioni comunali a Galeata

A GALEATA NESSUNO DIFENDERA’ I LAVORATORI

BOICOTTA LE URNE SCRIVENDO: Partito Comunista dei Lavoratori


Le istituzioni borghesi a tutti i livelli rappresentano comitati  d’affari al servizio dei poteri forti: industriali,banchieri,  affaristi, speculatori.Non a caso le politiche delle giunte di ogni colore (grillini  compresi come dimostra il caso di Parma) sono difficilmente  distinguibili: soldi alle imprese, alle scuole confessionali, alle cliniche private; tagli agli ospedali e alle scuole pubbliche,  precarizzazione del lavoro nella pubblica amministrazione, saccheggio  del territorio e dell’ambiente, misure anti-immigrati.

La sedicente sinistra (PRC- PDCI- SEL), invece di porsi come polo alternativo in difesa dei lavoratori, è parte integrante del sistema  e lo dimostra regolarmente subordinandosi a programmi e interessi della classe dominante contro quella che dovrebbe essere la propria  classe di riferimento. E’ il riflesso locale di una politica nazionale che negli anni passati ha visto le sinistre votare “guerre  e sacrifici” in cambio di ministri.Col risultato di colpire i lavoratori e di spianare la strada ogni  volta al ritorno a governi anti-operai. E’ ora di ricostruire la coscienza di classe e anteporre  l’alternativa anticapitalista alle classi dirigenti del paese nella  prospettiva di un governo dei lavoratori, quale unica vera alternativa.

Questo è il programma del Partito Comunista dei Lavoratori.


NON RASSEGNARTI ALLA LOGICA DEL “MENO-PEGGIO”


Il pendolo tra centrosinistra e centrodestra su cui hanno costruito  per 20 anni le proprie fortune ha usurato la propria credibilità,  agli occhi di milioni di lavoratori disillusi. La cosiddetta seconda  Repubblica sta affondando negli scandali, ma la risposta a tutto  questo non sta nel populismo reazionario di Grillo (oggi unicamente a caccia di voti).

L’unica risposta è nella ribellione sociale!

Nella prospettiva del rovesciamento della dittatura degli  industriali, dei banchieri e dei loro partiti.

Nella costruzione di un ordine nuovo in cui siano i lavoratori a  comandare. 

Nella costruzione quindi del partito che si basa su questo  programma di liberazione: il Partito Comunista dei Lavoratori.

GALEATA: PRESENTATE CINQUE LISTE…MA NESSUNA REALE ALTERNATIVA!



Il capitalismo ha fallito, in Italia, in Europa e in tutto il mondo.Ed è fallita ogni pretesa di “riformarlo”.Gli industriali distruggono posti di lavoro, abbattono i salari,  cancellano i diritti, al solo scopo di difendere i propri profitti.I banchieri impongono la distruzione delle pensioni, della sanità,  della scuola, al solo scopo di incassare il pagamento degli interessi  sui titoli di Stato in cui hanno investito.Eppure a Galeata le cinque liste che si presentano alle     elezioni si  

misurano sulle aiuole e l’Adsl; il Wi-Fi e le rotatorie! …..Non è accettabile!

Liberamente di Elisa Deo si presenta come il “nuovo” che puzza di  vecchio.

La lista di Milanesi che si discosta di nulla dal sindaco uscente accetta le regole imposte dalla UE delle banche (che sostengono la  Spending review), ma da buon imbonitore parla di una presunta  “Identità di Galeata”, mentre molto più prosaicamente ci fa sapere  che continuerà la logica imposta dalla Deo: sostituire ogni forma di  welfare con la logica privatistica di una Rete associativa (sic!).

La destra di Venturi sbandiera ai quatto venti la sua intenzione di  regalare soldi alle scuole dei preti e di riempire di Carabinieri un  comune di 2500 abitanti; mentre il candidato di Grillo che definisce  sprezzantemente “ospiti xtracomunitari” i lavoratori immigrati,  recupera dalle fogne il tentativo di scaricare il malessere sociale  sui migranti e si propone di colmare elettoralmente il “vuoto”  lasciato dalla Lega!


La sedicente sinistra, in questa orgia di idiozia non si distingue, ma finisce sul solito binario morto del keynesismo avanzando il  ritrito programma anti-marxista in cui abbonda la retorica ormai  anacronistica: dell’economia sostenibile, del bilancio partecipativo,  dell’e-democracy, ma dove sopra ogni cosa lascia basiti l’assenza  della critica all’economia politica e una proposta alternativa  rispetto al quadro di compatibilità di un capitalismo ormai agonizzante.


UN MOMENTO DI CHIARIFICAZIONE POLITICA


Quanto appena detto ci obbliga ad un approfondimento:

Se è evidente la nostra totale opposizione alle quattro liste  partorite da centrodestra-centrosinistra-grillo, è bene chiarire  ulteriormente perchè non è sufficiente candidarsi sotto l’insegna  della “falce martello” per essere comunisti.

A costo di risultare ripetitivi avanziamo alcune considerazioni a  partire dal bilancio partecipativo, la cui attuazione in diversi  comuni ha già dimostrato di essere una molto modesta -e, per di più,  solo apparente- cessione di potere da parte dell’istituzione comunale  per conseguire la pace sociale necessaria alla perpetuazione di  politiche di ompatibilità di bilancio e che certamente non sono di  favore per le classi subalterne.


La drammatica “questione abitativa” è invece affrontata con un mix di  liberismo e assistenzialismo, affidando all'”autocostruzione”, alle  “agevolazioni”, e a “sgravi delle imposte ai locatari” (sic!) la  risoluzione del problema, senza attaccare minimamente la speculazione.

Ancora una volta risulta ridicolo il “civismo di sinistra” che  finisce per rincorrere la destra alimentando i deliri securitari e  avanzando “l’intento di potenziare il controllo da parte delle forze  dell’ordine” (sic!).


Ancora una volta la rimozione delle categorie classiche del movimento  operaio (socialismo, comunismo, classe, operai, lavoratori)  dimostrano una sostanziale volontà di approdare ad una società in cui  ci sono diseguaglianze e “poveri” ma non si indaga le ragioni del  perché vi siano queste distinzioni di classe.


Non siamo tutti cittadini; ma lavoratori e padroni; disoccupati e  banchieri; giovani senza futuro e figli di papà!O si lotta per una società senza classi o ogni appello al “welfare”  nella attuale situazione economica mondiale è solo n’innocua omelia.

La necessità oggi più che in passato passa dal “trasformare  l’esistente, e non amministrarlo”.


QUALE PROGRAMMA E QUALE ALTERNATIVA?


Ogni invettiva contro “i politici” che non metta in discussione il  capitalismo (come fanno i grillini) è solo una truffa: 
usata  ciclicamente dagli stessi capitalisti per rafforzare ulteriormente il proprio potere di comando, tagliare ancor più servizi e lavoro  ( magari nel nome della “lotta agli sprechi”), accaparrarsi nuove  risorse pubbliche ( magari nel nome della “lotta ai privilegi” della  “politica”), imporre il monopolio del proprio finanziamento dei  partiti ( magari gridando contro “il finanziamento pubblico”). E’  accaduto 20 anni fa col varo della seconda Repubblica, nel nome  della… “ moralità della politica”, sotto le bandiere di “Mani  Pulite” , della Lega, e dell’inganno federalista. E’ ciò che tende a  riproporsi oggi, in forme diverse, sotto la pressione di mille  populismi alla moda. Ai lavoratori diciamo: occhio alla ( ennesima)  truffa! 


Solo una rivoluzione sociale anticapitalista può realizzare  una alternativa vera.

Il PCL è l’unico partito della sinistra italiana che ha combattuto dall’opposizione sia il centrodestra che il centrosinistra. L’unico  che non si è mai venduto per assessorati o ministeri. L’unico che ha  le mani pulite di fronte ai lavoratori. E ciò perchè è l’unico a  battersi per una alternativa di società in cui a comandare siano i  lavoratori e non gli industriali, i banchieri, i loro partiti, i loro  governi.

Non è più il tempo di programmi “pseudo-pragmatici” che finiscono per  scontrarsi con una realtà che non ammette più tentennamenti tra le  due ipotesi in campo: o socialismo, o barbarie.


AVANZIAMO IL PROGRAMMA ANTICAPITALISTA:

OLTRE LE URNE… NELLE STRADE!


1) Per sottrarre alla speculazione privata i servizi essenziali.  Vogliamo la “rimunicipalizzazione”, sotto il controllo dei lavoratori  e degli utenti, di acqua, gas, trasporti e di tutti gli uffici  pubblici e servizi appaltati ai privati (con assunzione a tempo  indeterminato di tutti i dipendenti).


2) Contro i licenziamenti: le aziende in crisi ai lavoratori!In questi anni le aziende hanno goduto di agevolazioni di ogni genere  sia normative che economiche dallo Stato e dalle amministrazioni locali.Noi diciamo: le aziende che chiudono, licenziano o esternalizzano,  devono essere nazionalizzate (senza alcun indennizzo), sotto il  controllo dei lavoratori e gestite con il supporto tecnico e politico  degli enti locali.


3) Per il diritto alla casa e contro la speculazione. Rivendichiamo  un grande piano di edilizia pubblica contro la speculazione  immobiliare, la requisizione degli alloggi sfitti (salvo la piccola  proprietà familiare) da dare a chi ne ha bisogno (con affitti non  superiori al 10% del reddito familiare), allo scopo anche, di far  emergere gli affitti in nero a studenti e stranieri.Rivendichiamo inoltre l’istituzione di un fondo di sostegno alle  famiglie contro i mutui strozzini.

4) Per la scuola pubblica e la laicità dell’istruzione:Riaffermiamo la laicità della scuola pubblica a partire dalla scuola  materna e dagli asili che devono rispondere in pieno ai bisogni delle  famiglie.

Per fare questo proponiamo il blocco immediato di ogni finanziamento  pubblico o facilitazione alle scuole private (o di proprietà del  clero), oltre che l’estensione dell’IMU alle proprietà della chiesa.


5) Per l’ambiente e la qualità della vita. Stop ad ogni opera cementificatrice o inquinante ( nuove strade, ponti o ampliamenti  dell’esistente), chiusura progressiva degli inceneritori, insieme  alla messa a punto di tecnologie di riciclaggio e recupero.  

Costruzione di una rete di trasporti pubblici . Urbanizzazione pianificata e a misura d’uomo, riconversione obbligata (pena  esproprio) delle aziende inquinanti.

6) Per abbattere i costi della politica borghese. Rivendichiamo che i  compensi delle cariche istituzionali (dal parlamento alle giunte locali) non superino il salario medio di un operaio.

Solo l’irrompere della classe operaia nella scena politica può  imporre questo programma a Galeata come dappertutto.

Solo la costruzione dell’organizzazione dei lavoratori, dei disoccupati e della gioventù proletaria può dirigere il cambiamento.

NESSUN VOTO AI PARTITI E AI MOVIMENTI DEL CAPITALE!

NESSUN VOTO AI RIFORMISTI CHE NON HANNO PIU’ NULLA DA OFFRIRE!

COMBATTI CON NOI PER IL GOVERNO DEI LAVORATORI!

UTILIZZIAMO QUESTE ELEZIONI PER RAFFORZARE
 IL PARTITO COMUNISTA DEI  LAVORATORI.

L’UNICA ALTERNATIVA AL FALLIMENTO DEL SISTEMA CAPITALISTA

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