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Cronache di resistenza operaia

Pubblichiamo la relazione del compagno G. Severi all’incontro con Cremaschi del 20 luglio 2012  organizzato dal PRC.
(…) Sono entrato da circa 15 mesi nella RSU di stabilimento, nell’unico sindacato degno di questo nome…la FIOM e credo che in questi 15 mesi non ci sia mai stato un periodo anche piccolo di serenità…nemmeno apparente, pensavo fosse vento ma qui è stata ed è tutt’ora tempesta! 
Nel luglio 2011 siamo arrivati a firmare l’ultimo contratto integrativo, dopo quasi 2 anni dalla sua scadenza e con diverse ore di sciopero, i nuovi manager hanno stravolto la normale contrattazione cui eravamo abituati mettendo sul tavolo negoziale… premio totalmente variabile, assenteismo, lavoratori interinali, esternalizzazioni… e ciliegina sulla torta, i contratti d’ingresso! 
Ma su questo punto ci tornerei tra breve… Vorrei ricordare che per arrivare a questa situazione tantissimo a contribuito il cambio generazionale ai vertici, infatti Antonio Marcegaglia figlio del patron Steno è diventato amministratore delegato e guida politica del gruppo… quella politica che, nonostante l’azienda continui a negare, molto prende spunto da quella politica sfruttatrice e anti-democratica della FIAT e dal marchionnismo, quella politica che questo governo tutela vergognosamente in tutti i modi, quella stessa politica che vuol togliere diritti, libertà e dignità ai lavoratori! 
Nel frattempo alla faccia della crisi l’azienda investe milioni e milioni di euro nei vari stabilimenti all’estero, est europa (Polonia e Russia) e in Cina (si parla di 150 mil. di euro solo per questo stabilimento!), la proprietà aziendale, un pò in tutti gli stabilimenti del gruppo, il nostro compreso, inizia a chiudere reparti di finitura e logistica ed inizia a esternalizzare questo tipo di lavorazioni, assume giovani lavoratori interinali che poi userà come principale arma di ricatto per il suo principale obiettivo. 
Sull’argomento assenteismo siamo riusciti in qualche modo a limitare le pretese aziendali dove inizialmente l’azienda pretendeva di elargire un premio considerevole (circa 400 euro annuali a dipendente) a chi non stava mai a casa dal lavoro, legando questo premio a tutte le assenze tranne le ferie…TUTTE! 
Inoltre, l’azienda avrebbe dato, ai più “virtuosi” o meglio dire ai più fortunati, un’ulteriore premio, frutto dei premi tolti ai quei lavoratori che per un motivo o per un’altro risultavano più “assenteisti”. 
Una proposta ignobile che abbiamo subito rispedito al mittente. 
Vorrei ricordare che abbiamo posto all’azienda l’enorme problema del microclima all’interno del nostro stabilimento dove lavorando a temperature e a condizioni estreme porta sicuramente ad avere un’incremento delle malattie, (per condizioni estreme vorrei ricordare che in inverno lavoriamo con temperature vicine e sotto lo 0 gradi e in estate con temperature che vanno anche oltre i 35 gradi. A cui si aggingono le polveri sottili del nichel, i fumi delle saldature e dei vapori che gli oli emulsionati fanno a contatto con i tubi roventi, i rumori che in alcune zone superano di gran lunga i limiti). 
Inoltre abbiamo fatto presente in quei tavoli che la problematica assenteismo aumentata negli ultimi anni è frutto anche e sopratutto dello stress e delle pressioni che giornalmente sono sottoposti i lavoratori. 
Siamo riusciti su questo argomento a ridimensionare le pretese aziendali quantificabile al massimo in una mancanza/bonus di 12 euro al mese per lavoratore nel peggiore dei casi, dando comunque in mano all’azienda una novità che probabilmente in tempi migliori avrebbe solo lontanamente sognato. 
Dicevo del suo principale obiettivo…i CONTRATTI D’INGRESSO! Qui entriamo sicuramente nell’argomento o forse è meglio definire…nella vergogna che il nostro territorio ha subito, si parlo del territorio, perché mi riferisco alle sue istituzioni ( su tutti i sindaci di Forlì e Forlimpopoli, al Partito democratico territoriale, assessori regionali e comunali, e tutti quei politicanti mestieranti del nostro territorio), inoltre mi riferisco ai suoi rappresentanti sindacali territoriali filo-aziendali (CISL e UIL), mi riferisco a tutti coloro che ci hanno attaccato duramente… politici, giornali, media definendoci “incoscienti e irresponsabili” con l’unica colpa di aver a tutti costi cercato di difendere i diritti acquisiti e tutelare i giovani ragazzi neo-assunti! 
A proposito vorrei sottolineare con chiarezza l’importanza di certe dubbie alleanze nelle varie elezioni nel paese, perché sono sicuro che i lavoratori ne terranno ben conto! 
Chi sta contro i lavoratori… non può rappresentarci! 
Cosa siano i contratti d’ingresso… credo se ne sia parlato talmente tanto nei mesi scorsi che molti di voi sapranno di cosa stiamo parlando, sintetizzando velocemente, l’azienda pretendeva che firmassimo questo accordo che avrebbe resettato in pratica tutti gli accordi salariali precedenti, praticamente avrebbe azzerato gli aumenti salariali degli accordi integrativi degli ultimi 30 anni per i nuovi assunti in azienda! 
Il tutto senza cercare da parte aziendale di condividere le sue esigenze o problematiche con il coordinamento sindacale del gruppo, anzi rinnegandolo senza che esso potesse interagire o ridiscutere tale accordo, accordo firmato altrove, in chissà quali modalità (Ravenna e Casalmaggiore), azienda vittima dei suoi stessi maneggi, firmando una clausola nel primo accordo firmato a Ravenna in cui qualsiasi miglioria a tale accordo sarebbe stata acquisita in automatico negli altri stabilimenti del gruppo. 
Ogni singolo lavoratore assunto con questo contratto prenderà circa 27.000 euro in meno di un’altro lavoratore della nostra azienda, ricordo a parità di mansione e per tutta la durata del contratto che è di 6 anni! 
I tagli per questi ragazzi vanno dalla riduzione dell’indennità di turno, alla mancanza del premio produzione e della 14a! Come se…. la proposta aziendale fosse: se non firmate non confermo i ragazzi interinali e li lascio tutti a casa… se non firmate ridimensioniamo lo stabilimento di Forlì ed esternalizziamo tutto il possibile… se non firmate non investo più a Forlì…questo tipo di proposte hanno un solo nome: RICATTO! 
Ad ogni incontro abbiamo cercato in tutti modi di dare proposte alternative, più dignitose, più ragionevoli, visto anche che la situazione aziendale al tempo come quella attuale non erano così catastrofiche, almeno da noi a Forlì, abbiamo cercato in tutti i modi di trovare una soluzione condivisa…ma purtroppo la chiara posizione politica dell’azienda è stata irremovibile nella sua tristissima posizione. 
 La FIOM e i suoi 4 delegati, accusati di voler la rovina dello stabilimento, hanno tenuto le proprie posizioni con coerenza e determinazione e solo grazie a chi i lavoratori li tradisce puntualmente (CSIL e UIL) l’azienda ha ottenuto in modo totalmente illegittimo andando anche contro alle loro stesse regole, in riferimento al discutibile accordo interconfederale del 28 giugno 2011 firmato dagli stessi sindacati e Confindustria… dal suo presidente Emma Marcegaglia! 
Un’accordo che nel suo insieme è ridicolo perchè non impegna minimamente l’azienda né per gli investimenti, né per numeri di una certa rilevanza di neo-assunti, né per consolidamento della futura produttività, ma che regala all’azienda, tra risparmio salariale, incentivi governativi e regionali, della manodopera a basso costo pari quasi ai salari dei lavoratori sfruttati dei paesi dell’est e asiatici! 
Accordo separato siglato dopo un referendum “farsa” voluto a tutti i costi dai sindacati gialli, dalle istituzioni locali e dall’azienda, referendum in cui sono stati chiamati al voto i lavoratori che avrebbero dovuto decidere se votare ad un futuro aziendale o a ridimensionare lo stipendio dei loro giovani colleghi, un referendum in stile Pomigliano, una piccola Pomigliano questo abbiamo vissuto qui a Forlì, che nonostante il ricatto ha visto il NO a quel vergognoso accordo di 141 lavoratori del nostro stabilimento ( Ben il 48% – una vittoria dei SI, quantificabile in una ventina di voti in più, dovuta esclusivamente ai colletti bianchi e ai capetti), 141 lavoratori che hanno capito che la FIOM era dalla parte giusta, 141 lavoratori che sono la nostra vera risorsa. 
Una vergogna che lascerà il segno, per quanto mi riguarda cercherò con tutte le mie forze di trasmettere ai lavoratori ai cittadini il disgusto che ho provato a vivere in prima persona, non tanto l’atteggiamento aziendale del tutto giustificato nei suoi interessi, ma nel vedere e sentire ciò che le istituzioni locali (PD in primis) hanno fatto in maniera così decisiva per giungere a questo triste epilogo, mi riferisco inoltre anche a certi pseudo-sindacati che tradiscono per l’ennesima volta i lavoratori e festeggiano per l’ennesima sconfitta che azzera i diritti di chi lavora e riduce il salario degli stessi…risultato da allora abbiamo rotto ogni rapporto con FIM e UILM nel nostro stabilimento e non abbiamo nessuna intenzione di sanarlo perché crediamo, tutti e 4, che chi ti pugnala alle spalle e tradisce puntualmente non può essere degno rappresentante disinteressato dei compagni di lavoro…la mia speranza è che questa realtà sia sempre più chiara ai lavoratori fino al punto da sbatterli fuori dalle nostre fabbriche…allora si che sarà un vera vittoria per i lavoratori! 
Approfitto di questo punto per giungere rapidamente alla conclusione, vorrei riallacciarmi in maniera generale nazionale su un mio personale punto di vista sulla situazione sindacale attuale che mi vede molto arrabbiato…incazzato è meglio! 
La domanda che mi frulla per la testa è…dove cacchio vuol andare a finire la CGIL????? Vorrei dire alla segretaria Camusso e ai suoi consenzienti diretti collaboratori.
Sapete che state mandando in malora anni di ricostruzione sindacale operaia? Di credibilità? 
Di contrasto alle classi dominanti e di lotta di classe nel paese? 
Si rendono conto che ricercando ostinatamente quella ipocrita e distruttiva unità sindacale stà rendendo ridicolo l’unico vero sindacato di massa rimasto? 
Si rendono conto che con nessun lavoratore con un briciolo di informazione e coscienza cerca l’unità sindacale perchè hanno capito che questa ci porterà ad una vera macelleria sociale come già stà avvenendo da anni grazie a CISL e UIL? 
Si rendono conto che alle chiacchere del tipo “noi non ci stiamo!” per poi manifestare ogni 6 mesi di sabato o nei festivi e fare 3 ore di sciopero “unitarie” per la riforma delle pensioni…e chi si è visto si è visto…ci siamo davvero rotti i cogl….!!! 
Si rendono conto che ci stanno sputtanando dentro le fabbriche…quando i lavoratori ci dicono “siete tutti uguali!” o i “sindacati” venduti? 
Che devono smettere, la devono finire di fare la “corte” al PD, di essere un vero sindacato credibile e coerente, di reagire con decisione quando violentano lo statuto dei lavoratori, di reagire a modifiche costituzionali come quella del pareggio di bilancio che questo governo di tecnocrati ha fatto con il contributo dei suoi partiti di destra…PD compreso! 
Perchè porterete il NOSTRO sindacato alla rovina, e checché dica Bersani a essere come loro servi e schiavizzati! Questa CGIL ha permesso a Monti tutto quello che non sarebbe mai stato permesso a Berlusconi con la benedizione di Bersani e del PD! 
Un’ultima nota critica anche per la FIOM… Segretari, Funzionari, dirigenti… se volete mantenere quella grande immagine di credibilità che grazie anche alle migliaia bravi compagni delegati si è costruita attorno all’unico vero sindacato generale, se ci tenete davvero…allora staccatevi in maniera credibile con azioni decise dalle attuali politiche dei dirigenti CGIL se questi come stanno facendo… preferiscono ascoltare i propri interessi che ne quelli dei lavoratori! 
NOI VOGLIAMO QUELLA CGIL DECISA E CAPACE DI MOBILITARE 3 MILIONI DI PERSONE A PROTESTARE E A CREDERE CHE UN FUTURO MIGLIORE E UNA VERA ALTERNATIVA PUO’ ESSERCI!!!!! 

 Gabriele Severi RSU-FIOM Marcegaglia Forlì

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