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Liberare i compagni… arrestare il governo dei banchieri

Un ulteriore attacco repressivo alle forze antagoniste è stato sferrato in tutta Italia alle prime ore di questa mattina. Decine di attivisti del movimento No Tav del Piemonte e di altre regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Sicilia, Liguria, Toscana, Trentino e Marche) sono stati arrestati nell’ambito di un’operazione comandata dalla procura di Torino. Se i reati contestati (resistenza, violenza, lesioni, danneggiamenti aggravati in concorso per i fatti avvenuti in Val di Susa) sono quelli normalmente legati agli scontri di piazza, le modalità dei blitz ed il risalto mediatico che a questi è stato dato assume la connotazione di una vera e propria caccia alle streghe.

Il messaggio che si è voluto lanciare con questo ulteriore innalzamento del livello di conflitto sociale è chiaro: il governo italiano, completamente subalterno ai diktat imposti dall’UE, attesta coi fatti che sulle decisioni prese in tema di speculazioni e privatizzazioni non tornerà indietro, e lo afferma, con la prepotenza e l’abuso di potere caratteristici di un governo debole, che non ha altri argomenti per contrastare il volere della maggior parte della popolazione.

A questo ulteriore tentativo di criminalizzare il dissenso ed indebolire le forze antagoniste in lotta, dobbiamo rispondere con le armi dell’unione e della solidarietà.
Per questo rivendichiamo l’immediata scarcerazione dei militanti NoTav arrestati.

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