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VIVE LA COMMUNE DE PARIS!

Dall’introduzione di Friedrich Engels all’edizione tedesca del 18 Marzo 1891 del testo LA GUERRA CIVILE IN FRANCIA di Karl Marx scritto nel 1871, in occasione del ventesimo anniversario della Comune di Parigi

“Durante la guerra, gli operai parigini si erano limitati a reclamare che la lotta venisse proseguita con energia. Ma adesso che era ritornata la pace dopo la capitolazione di Parigi, adesso Thiers, il nuovo capo del governo, dovette convincersi che il predominio delle classi abbienti – grandi proprietari fondiari e capitalisti -, era in continuo pericolo finché gli operai di Parigi avevano le armi nelle loro mani. Suo primo atto fu il tentativo di disarmarli. Il 18 marzo egli mandò delle truppe di linea con l’ordine di rubare alla Guardia nazionale l’artiglieria che le apparteneva, che era stata fabbricata durante l’assedio di Parigi e pagata con una sottoscrizione pubblica. Il colpo andò a vuoto; Parigi scese in campo per difendersi come un sol uomo, e la guerra tra Parigi e il governo francese residente a Versailles fu dichiarata. Il 26 marzo fu eletta e il 28 proclamata la Comune di Parigi. Il Comitato centrale della Guardia nazionale, che fino ad ora si era fatto carico del governo, dette le sue dimissioni alla Guardia nazionale stessa, dopo aver decretato la soppressione della scandalosa “polizia dei costumi” di Parigi. Il 30 marzo la Comune abolì la coscrizione e l’esercito permanente e proclamò che la Guardia nazionale, nella quale dovevano arruolarsi tutti i cittadini atti alle armi, sarebbe stata la sola forza armata. Essa dichiarò una moratoria di tutte le pigioni per le case di abitazione dall’ottobre 1870 fino all’aprile, stabilendo che gli affitti già pagati si dovessero computare in acconto delle pigioni future; e sospese ogni vendita di oggetti impegnati al Monte di pietà. Lo stesso giorno gli stranieri eletti a far parte della Comune furono confermati nella loro carica, perché “la bandiera della Comune è la bandiera della repubblica mondiale”.

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