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Fa ridere, ma non è una barzelletta, cos’è? Il Pd ovviamente!


Mentre la Lega (dopo l’esperienza fallimentare di Credieuronord) prosegue l’assalto al sistema bancario, tentando d’inserire i suoi uomini in ogni dove, il PD gli contende il primato nelle relazioni con i banchieri.
L’ormai ex amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, mentre intasca una buonuscita di circa 40 milioni di euro (percepiva uno stipendio di oltre 4 milioni di euro l’anno) si candida a nuovo leader del Pd.
La moglie di Profumo,ammette: «Io e mio marito siamo serenissimi, non è la fine del mondo, non c’è solo Unicredit, ci saranno altre opportunità».
E infatti ecco la nuova opportunità… per molti, potrebbe essere Profumo l’homo novus in grado di traghettare il partito di Bersani fuori dalla risacca del 26%.
Un “uomo del fare” da contrapporre al vulcanico Cavaliere
A sostenere la sua “candidatura” potrebbero essere due “big” come Massimo D’Alema e Rosy Bindi.
Quando si dice che non c’è mai limite al peggio…
Fonti (1)(2)

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