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PER UNA RISPOSTA DI CLASSE ALLA CRISI DEL BERLUSCONISMO


La crisi verticale del berlusconismo è insieme una crisi di blocco sociale, di equilibri politici, di relazioni istituzionali. E apre una fase di convulsioni politiche profonde. Ma solo il rilancio di una grande mobilitazione sociale del mondo del lavoro, attorno alle proprie rivendicazioni indipendenti, può portare sino in fondo la crisi in atto e darle uno sbocco positivo per le classi subalterne. Viceversa, si rischia o la sopravvivenza del governo e magari con essa un nuovo affondo plebiscitario del Cavaliere; oppure una soluzione trasformista di ricambio istituzionale, benedetta da Bankitalia e Marchionne. In entrambi i casi la continuità delle politiche dominanti contro i lavoratori. Per questo è ora che tutte le sinistre politiche e sociali uniscano le proprie forze in un’azione di classe indipendente, in piena autonomia da centrosinistra e centrodestra: puntando apertamente ad una soluzione di classe della crisi berlusconiana nella prospettiva di un governo dei lavoratori. L’unico governo che possa liberare l’Italia dalla dittatura della Fiat, dei banchieri, delle mille cricche del malaffare.

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