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OCCORRE UNA LOTTA VERA!

Il volantino che distribuiremo in vista dello sciopero generale del 25 giugno
Governo e Confindustria passano ogni limite, grazie all’assenza di una opposizione vera.
In un colpo solo, mentre la Fiat vuole contratti polacchi, il governo muove guerra frontale al pubblico impiego: con blocco dei contratti, licenziamento di massa dei precari, nuovi tagli a cascata su scuola e sanità, elevamento dell’età di pensione.. Perché tutto questo? Per garantire i banchieri, italiani ed europei, sulla tenuta di titoli di Stato che hanno comprato ( risparmiando sulle tasse). Cioè per garantire i principali rapinatori di salari, pensioni, servizi degli ultimi vent’anni, oltreché i principali responsabili del crack.

Di fronte a questo scandalo, c’è il disarmo dell’”opposizione”. Prodi si congratula con..Tremonti. Il PD chiede meno tasse per i padroni, alla coda di De Benedetti. Di Pietro vota il Federalismo di Bossi ( più soldi a padroni e cliniche del Nord, più saccheggio di servizi pubblici al Sud). Tutti pendono dalle labbra di Marcegaglia. Mentre Cisl e Uil fanno scudo al governo, e la Cgil convoca uno sciopericchio ridicolo di 4 ore. Quanto alle cosiddette sinistre “radicali”- ex ministeriali- si limitano a “denunciare”, senza proporre alcuna azione reale: per non spaventare..il PD ed Epifani.

Questo spettacolo deve finire. E’ l’ora di agire. E’ ora che tutte le sinistre politiche e sindacali promuovano unitariamente una mobilitazione vera, radicale, prolungata; che si combini con l’occupazione delle aziende che licenziano, il presidio dei pubblici uffici e delle scuole, l’assedio di massa di governo e Parlamento; che si unisca alle mobilitazioni in corso in altri paesi europei; che duri sino alla sconfitta di governo e padronato. Lo sciopero generale del 25 Giugno va prolungato in questa direzione

Paghi chi non ha mai pagato! Si tassino i grandi patrimoni, rendite, profitti. Si annulli il debito pubblico verso le banche, che vanno nazionalizzate senza indennizzo, sotto controllo sociale. Si abbattano spese militari e privilegi clericali . Si investano le risorse così liberate per allargare le protezioni sociali e promuovere un grande piano per il lavoro. Si apra un vera prova di forza per cacciare assieme a Berlusconi le classi dirigenti del Paese, liberando la via per una vera alternativa.

Il Partito Comunista dei Lavoratori ( PCL) si batterà in ogni caso e ovunque per una vera ribellione sociale, contro lo spirito della rassegnazione e della resa.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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