• Senza categoria

Da Istanbul la conferma: solo la lotta paga!


Mentre in Italia il primo maggio scivola via senza lasciare il segno, la lotta di classe internazionale torna ad essere protagonista.
In Germania, Grecia e Turchia la lotta dura avanza, solo così il padronato avrà la peggio. Non servono a nulla i concertoni romani o le parate istituzionali; ciò che serve è organizzazione e determinazione.

I lavoratori della Turchia sono tornati a celebrare il 1 maggio nella piazza Taksim, a Istanbul.
Oltre duecentomila persone si sono riversate nella piazza per eccellenza della vecchia Costantinopoli. Nel 1977 in occasione del 1 maggio, migliaia di lavoratori vennero attaccati vigliaccamente da uomini armati. I morti furono almeno trentaquattro. Gli assalitori non furono mai presi, ma la piazza venne vietata ai lavoratori.
Le celebrazioni del 1 maggio in Turchia sono associate, con le immagini della violenza della polizia. In genere si comincia una settimana prima con arresti preventivi: centinaia di persone vengono poste in stato di ferme, dopo raid mirati, a associazioni, gruppi politici, sindacati. La giornata del 1 maggio negli ultimi anni si è conclusa con oltre mille arresti e con pesanti cariche della polizia.
Ma la tendenza è stata invertita. Le lotte come quella recentissima dei lavoratori della Tekel, hanno giocato un ruolo determinante anche nella decisione di restituire Taksim ai lavoratori. La lotta della Tekel è stata per molti versi più che un campanello d’allarme e non solo per il governo. Il paese si è come risvegliato davanti alle immagini quotidiane dei lavoratori della ex fabbrica statale di alcool e tabacco che per due mesi hanno lottato per contrastare i cambiamenti (in peggio, ovviamente) previsti nelle loro condizioni di lavoro.
Nella foto il corteo dei compagni del DiP-Isci Mucadelesi sezione turca del CRQI

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.