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LA DEMOCRAZIA BORGHESE È UNO STATO DI POLIZIA

Come comunisti, quindi militanti rivoluzionari, esprimiamo massima solidarietà ai compagni Manolo Morlacchi e Costantino Virgilio, arrestati nei giorni scorsi a Milano con l’accusa di aver lavorato alla ricostituzione delle “Nuove Brigate Rosse”. Al di là dei capi d’imputazione, che sono impalpabili (i motivi che hanno portato al loro fermo comprendono la lettura di un manuale del guerrigliero e di un codice per crittografare i documenti, entrambi scaricabili da internet!?), ci preme denunciare la persecuzione politica che il governo più reazionario dal dopoguerra sta realizzando contro i comunisti e più in generale contro le avanguardie di lotta: solo soffermandoci sui casi più recenti, possiamo ricordare gli otto denunciati a Napoli per vilipendio alle istituzioni e manifestazione non autorizzata semplicemente per aver srotolato uno striscione contro Maroni; l’ennesimo processo giudiziario nei confronti dei Carc accusati di terrorismo e associazione sovversiva (anche qui senza uno straccio di prove e dopo che le precedenti simili inchieste sono state tutte archiviate perchè non sussisteva il fatto!); i coraggiosi lavoratori immigrati di Rosarno, premiati per essersi saputi ribellare alla condizione schiavistica a cui erano sottoposti da agrari e ‘ndrine locali con la deportazione nei centri di identificazione ed espulsione, mentre i loro italici sfuttatori sono sereni e tranquilli, liberi di attendere la prossima ondata di profughi e reietti da spremere per la consueta futura raccolta di mandarini.
Un sistema, quello capitalista, che sforna a ritmo continuo tonnellate di diseredati pronti all’uso, abili al lavoro e arruolabili dalle nostre aziende (finchè servono e finchè costano poco, tanto si fa presto a trovarne altri disposti a sobbarcarsi lo stesso carico di fatica in cambio di una minor paga). Un sistema che produce ciclicamente guerre, perchè in extrema ratio, solo la guerra col suo carico di distruzioni materiali è la vera “banca” capace di far ripartire la produzione attraverso la ricostruzione e garantire una ripresa economica.
Un sistema, quello capitalista, frutto del connubio di tali “fattori produttivi”, guerra e sfruttamento, è marcio e putrescente!
Lottare per il superamento del capitalismo non è soltanto il nostro miglior tributo alla causa del progresso ma è anche una necessità per miliardi di sfruttati!
Concludiamo ribaltando una formula un po’ troppo abusata in questi ultimi tempi di “bussola persa”, dichiarando la nostra massima SFIDUCIA nel torbido operato di magistratura e forze dell’ordine che, lungi dall’essere entità super partes o imparziali, rappresentano per esteso il braccio armato o togato che sia dei padroni e dei loro burattini in Parlamento, il cui primo obbiettivo è spegnere la scintilla prima che questa si propaghi mettendo a repentaglio i loro profitti e i loro privilegi basati sulla rapina ai danni di noi proletari. Ecco perchè così celermente azionano i loro poliziotti e magistrati ogni qualvolta percepiscono una minaccia, vera o presunta che sia. Ecco perchè dalla strage di Piazza Fontana ai fatti di Genova 2001 nessun tribunale ha mai voluto accertare la verità storica né punire mandanti in doppiopetto ed esecutori in divisa o camicia nera!
Lo stato specializzato nell’auto-assolversi, che tutto insabbia e tutto copre quando il fango rischia di riguardarlo, pretende però di esercitare la sua autorità morale quando si tratta di indagare i compagni!
Non riconosciamo allo stato borghese questa facoltà!
Libertà Per Manolo Morlacchi e Costantino Virgilio!
Fuori (tutti) i compagni dalle galere!

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