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Rosa e Karl rivivono nelle lotte di oggi

All’alba della “Rivolta di Gennaio”, il 15 gennaio 1919, Rosa Luxemburg venne rapita ed in seguito assassinata, insieme con Karl Liebknecht, dai soldati dei cosiddetti Freikorps, agli ordini del governo del socialdemocratico Friedrich Ebert.

<< Ciò che conta è distinguere nella politica dei bolscevichi l’essenziale dall’inessenziale, il nocciolo dal fortuito. In quest’ultimo periodo, in cui tutto il mondo è alla vigilia di lotte mortali decisive, il problema più importante del socialismo è stato ed è la scottante questione del giorno: non questo o quel dettaglio di tattica, ma la capacità d’azione del proletariato, l’energia delle masse, in generale la volontà di potenza del socialismo. Da questo punto di vista i Lenin e i Trotsky coi loro amici sono stati i primi a dar l’esempio al proletariato mondiale, e sono tuttora gli unici, che con Hutten possano esclamare: io ho osato!
Questo è quanto costituisce l’essenziale e l’imperituro della politica bolscevica. In detto senso è loro imperituro merito storico di essere passati all’avanguardia del proletariato internazionale con la conquista del potere politico e l’impostazione pratica del problema della realizzazione del socialismo, e di aver potentemente contribuito alla resa dei conti tra capitale e lavoro in tutto il mondo. In Russia il problema ha solo potuto essere posto. Non vi poteva essere risolto. E in questo senso l’avvenire appartiene dovunque al bolscevismo >>.
Rosa Luxemburg

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