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8 marzo un augurio a tutte le donne! Ed uno particolare alle lavoratrici del gruppo “La Perla” di S.Piero in Bagno

L’OTTO MARZO E’ UNA GIORNATA DI LOTTA!
VIA IL GOVERNO BERLUSCONI!

Sì al testamento biologico
Sì al diritto di sciopero e alla democrazia sindacale
NO ALLA PRECARIETA’
NO ALLO STUPRO
NO AL PROGETTO CAPITALISTA/PATRIARCALE DI ESPELLERCI DAL MONDO DEL LAVORO PER SFRUTTARCI ANCORA DENTRO LE CASE FORNENDO SERVIZI GRATUITI

Intervento della compagna Simona

L’offensiva del Vaticano alla laicità dello Stato italiano, dopo l’attacco degli anni scorsi contro la 898/70 (divorzio, referendum 12 maggio 1974 59,3%) e la 194/78 (aborto referendum 17-18 maggio 1981 68%), contro la proposta di legge sui DI.CO, (arrivando probabilmente a determinare la crisi di governo del 21 febbraio 2006, con la “conseguente” marcia indietro del governo di centro sinistra che cancellò immediatamente i DI.CO dal dodecalogo del Prodi-bis), continua imperterrita quest’anno col caso Englaro, volendo obbligare chiunque si trovi in stato vegetativo all’alimentazione obbligatoria, asserendo che “a nessuno si può negare cibo e acqua”, peccato che questo succeda a circa il 70% della popolazione mondiale, a persone perfettamente vive e non da 17 anni in stato vegetativo… La stessa logica che sta dietro alla difesa di agglomerati di cellule annidate a un tessuto ricco di sangue, e la piena indifferenza nei riguardi delle vite di donne stroncate nel pieno della loro esistenza dagli aborti clandestini effettuati da mammane e macellai.

In questo periodo di crisi capitalistica, la peggiore dal 1929, senza il “blocco” dell’URSS a fare da contrappeso, né quattrini da ridistribuire e nessun Keynes a fare da deus ex machina, il governo italiano invece di approntare misure straordinarie di assistenza (in Europa siamo quasi l’unico Paese a non prevedere un vero sussidio di disoccupazione), diminuire le tariffe e aumentare i servizi, pensa a fare ddl ad personam per l’alimentazione artificiale, tagli alla spesa sociale, ledere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori: ricordiamo gli “arresti domiciliari” prescritti ai/lle lavoratori/trici pubblici/che che si ammalano, l’abolizione della legge sulle dimissioni da firmare davanti a un pubblico ufficiale (legge che cercava di impedire le dimissioni in bianco, che di fatto consentivano il licenziamento alle lavoratrici in stato di gravidanza), e dulcis in fundo, il diritto allo sciopero, togliendo alle lavoratrici ed ai lavoratori un’arma fondamentale in questo periodo di grossa crisi.

La sicurezza delle cittadine e dei cittadini non viene dalle ronde leghiste e fasciste, dallo sgombro dei campi nomadi o dall’abolizione del diritto di sciopero, ma dalla sicurezza del lavoro e nel posto di lavoro, dalla sicurezza di un sistema sanitario pubblico ed efficiente, da una scuola pubblica avanzata, da buoni e validi servizi sociali.

Una cultura che impedisce alle donne l’autonomia economica negando loro il diritto al lavoro, alla tutela sindacale, ai servizi sociali, il modello femminile che passa la tv di regime, non possono che alimentare la cultura di violenza misogina che domina le menti dei picchiatori e dei violentatori, siano essi italiani o no. A prescindere dalla violenza fisica persiste una mentalità diffusa, a destra e anche a sinistra purtroppo, magari nascosta nella vita privata, di misoginia e non rispetto delle donne che non si può non definire sessista.

TOGLIAMO ALLA CHIESA CATTOLICA PRIVILEGI INSENSATI
·Abolizione di ogni privilegio fiscale della Chiesa: dall’esenzione I.C.I. all’esenzione I.V.A.
·Abolizione dell’8 per mille
·Abolizione di finanziamenti pubblici a scuola privata cattolica e sanità privata cattolica
·Esproprio della grande proprietà ecclesiastica immobiliare

RIPRENDIAMOCI LA DIGNITA’, RIPRENDIAMOCI IL DIRITTO AL LAVORO, FISSO SICURO E STABILE, DIFENDIAMO IL DIRITTO ALLO SCIOPERO!!!

* Salario sociale per le/i disoccupati/e;
* Una legge sul testamento biologico che renda semplice ed effettivo il diritto a una morte dignitosa
* Introduzione della RU486 come chiesto anche dall’associazione dei medici. Potenziamento dei consultori e introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole;
* Abrogazione della legge “medioevale” sulla procreazione medicalmente assistita. “Unioni registrate” e “pacs”, possibilità di adozione alle coppie omosessuali;
* Giù le mani dal diritto allo sciopero. Lavoro fisso ben retribuito e tutelato, abrogazione del pacchetto Treu e della legge 30. Reddito minimo garantito a tutte/i /lei disoccupate/i. No ai tagli ai fondi per la spesa pubblica rivolti all’assistenza sociale: riqualificazione e ampliamento dell’assistenza pubblica. Diritto al T.F.R. ed a una dignitosa pensione pubblica.

Riprendiamo la lotta contro i disegni del capitalismo, del patriarcato e del Vaticano, e contro i loro rappresentanti sia di centro destra che di centro sinistra.

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